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Don Ciotti a La Tela per ricordare tutte le vittime innocenti

Dedicata una sala a Pietro Sanua,  fondatore dell'associazione "Sos impresa" ucciso nel 1995 in un agguato mafioso...

Svelata a La Teta di Rescaldinala targa dedicata a Pietro Sanua, presidente provinciale milanese dell'Associazione Nazionale Venditori Ambulanti e fondatore dell'associazione "Sos impresa" ucciso nel 1995 in un agguato mafioso. 

Insieme alla madre e al figlio della vittima innocente, alla serata del 12 aprile era presente don Luigi Ciotti,  che ha inaugurato le “Storie di buon essere”, il ciclo di incontri organizzato dalla stessa Tela, dall’amministrazione comunale e da Libera, il coordinamento di oltre 1500 realtà del territorio per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.

«Mio padre era sindacalista per la Confesercenti – ha detto Lorenzo Sauna – ed è stato il suo senso di giustizia ad averlo portato alla morte. A distanza di anni non sappiamo ancora chi è stato a ucciderlo. Non è possibile che il 70 % delle vittime innocenti della mafie non sappia ancora la verità. Noi con Libera la cerchiamo ogni giorno». 

Da qui l'importanza della memoria «purché non sia una memoria di circostanza o selettiva – ha urlato don Ciotti – quella che pratica Libera è una memoria di servizio perché il fine è la verità, la giustizia, il bene di tutti. Custodiamo una memoria che sia ponte con le nuove generazioni, ponti che allarghino coscienze e non che uniscano le cosche di due coste. Vi prego non inauguriamo lapidi se poi quei nomi non li scriviamo nelle nostre coscienze». Per il presidente di Libera, che ha spiegato di avere rifiutato l'invito da Vespa per non sedere al "tavolo" con il figlio di un boss mafioso ("Riina"), in Italia la democrazia «è pallida», e oggi più che mai «non dobbiamo scendere a compromessi e accettare gli abusi di potere. Abbiamo bisogno di coscienze inquiete. La tela è un segno positivo di una realtà che si mette in gioco: il cambiamento che deve venire dal basso, da dentro ognuno di noi. Auguro a voi di essere un segno di speranza»

Emozionato il sindaco Michele Cattaneo si è rivolto a don Ciotti con una richiesta di aiuto: «Abbiamo bisogno del vostro aiuto e dell'aiuto di tutti perché la lotta alle corruzioni deve essere il canto di un intero coro, di una intera comunità. Rescaldina non è un paese della mafia, come qualcuno ha scritto su fecebbok osservando il proliferare di iniziative sull'antimafia, ma un paese che parla di mafia per cancellarla»

L’intitolazione della sala ha proiettato al secondo appuntamento del ciclo, in programma il 13 aprile, quando si affronterà il tema dell’usura e delleestorsioni della malavita organizzata ai danni dei commercianti alla presenza del figlio di Pietro Sanua, Lorenzo, con il collegamento video con Nicoletta Scimeca, della rete “Addio pizzo” di Caccamo, con Enzo Giussani, dello sportello di ascolto e accompagnamento SOS Giustizia, con il colonnello della Guardia di Finanza di Legnano Domenico Morabito e Bruno Colombo, di Confcommercio Legnano.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Aprile 2016
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