Palazzo sì, Palazzo no? Ancora punti di domanda dalla lista civica "Sognare Insieme Castellanza" che porta avanti il proprio progetto, sostendendo Michele Palazzo come possibile candidato sindaco. «Noi auspicavamo una lista unica – spiega Palazzo -. Per poter vincere bisogna mettersi insieme, ma credendo in un percorso comune. Ci siamo incontrati con gli altri gruppi, ma non c'è stata intesa proprio sulla metodologia con cui proseguire. Noi puntiamo sul programma, su un progetto di città scritto dai cittadini. Abbiamo perciò preso atto dell'impossibilità di fare le primarie di coalizione, non ritenute opportune, ma siamo ancora aperti a possibili alleanze». 

Due quindi i nomi ufficiali sul tavolo al momento, quello di Marinella Colombo e di Mirella Cerini, quest'ultima sostenuta da esponenti di centro sinistra che hanno deciso di "andare da soli", dopo gli incontri tra le diverse liste. «Non hanno avuto il coraggio di confrontarsi con Palazzo – commentano Natale Emanuele e Giovanna Mazzucchi -. Sì, si auspicava una coalizione ma gli altri non vedono MIchel come candidato per cui non ci sono state le condizioni per mettersi insieme».

Doveroso un commento inoltre, da parte di Palazzo, alle dichiarazioni appena rilasciate dal sindaco uscente Fabrizio Farisoglio: «Le sue parole confermano la loro forza. Hanno raccontato in modo pubblicitario quello che hanno fatto in 10 anni. Progetti apprezzabili come il bosco cantoni, ma perchè fare altri campi da gioco? Noi avremmo pensato diversamente a quell'area. Ora il progetto sarà portato avanti da Marinella Colombo, il candidato sostenuto da Farisoglio, ma ci sono già incongruenze inquello che scrivono per promuovere la loro candidatura: sul volantino di parla di 83mila metri quadri, mentre sul manifesto di 60mila». Sul periodico "Castellanza Viva", non più in stampa da tempo, Palazzo ha puntualizzato inoltre che è loro intenzione riproporlo come servizio per la città.

Partecipazione infine il concetto che la lista continua a portare avanti: «La sola candidatura in cerca di voti per noi viene dopo. Noi vogliamo condividere fino in fondo la comunità su un progetto comune fatto dalla e per la città. A parlare di "partecipazione" quando poi a decidere è chi si trova al comando ci si riempe solo la bocca» conclude Michele Palazzo, promettendo che alla prossima uscita con la stampa ai tanti punti di domanda ancora in sospeso si darà risposta.