A Rho la scuola digitale è realtà
In fase di avanzata realizzazione il progetto Distretto Scolastico Digitale con l’Università Bicocca...

Nella foto, da sinistra: Davide Diamantini, professore del Centro di Ricerca e di Alta Formazione QUA_SI dell’Università di Milano-Bicocca, Sandra Moroni, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Tommaso Grossi”, Luisella Schivardi Dirigente Scolastico Reggente Istituto Comprensivo “E. Franceschini”, Alessia Bosani, Assessore a Scuola e Istruzione, Giuseppe Terrone, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “F. De Andrè”, Fernando Panico, Dirigente Scolastico Reggente.
Grazie alla stretta collaborazione tra il Comune di Rho e l’Università Milano-Bicocca le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado a Rho sono state proiettate nella Scuola 2.0 con nuovi strumenti tecnologici e percorsi didattici all’avanguardia.
Il Comune di Rho e il Centro di Ricerca e di Alta Formazione QUA_SI dell’Università di Milano-Bicocca hanno avviato nel 2013 infatti un esteso progetto per la realizzazione di un “Distretto digitale dell’apprendimento e della conoscenza”, con l’obiettivo di contribuire a sviluppare un nuovo tipo di scuola, che stimoli la produzione e la fruizione di contenuti digitali e che permetta di ripensare le modalità di apprendimento allargandone gli orizzonti.
A dimostrazione della valenza del progetto, martedì 29 settembre si è tenuta la presentazione del progetto a Roma, precisamente a Montecitorio, dove ha raccolto consensi e apprezzamenti. Nel frattempo altre Amministrazioni comunali dell’area metropolitana milanese stanno aderendo all’iniziativa (Cinisello Balsamo, Pero, Carugate, Cernusco sul Naviglio).
Nel Comune di Rho, il progetto ha coinvolto oltre 3.936 studenti e 495 docenti impegnati nella formazione, un supporto fondamentale per un percorso di interazione facilitata ed efficace con le classi, ognuna dotata di accesso a rete wi-fi e di videoproiettore interattivo, collegati con il tablet fornito gratuitamente agli insegnanti.
“Il progetto Distretto Scolastico Digitale – dichiara il sindaco di Rho, Pietro Romano – rappresenta un intervento strategico per permettere una reale riforma della scuola attraverso un processo partecipativo che vede tutti gli attori: docenti, alunni, famiglie e Amministrazione comunale. Questo modello di intervento ha subito incontrato l’interesse e la considerazione di altre Amministrazioni, perché permette anche di costituire una rete forte e coesa tra le realtà della comunità cittadina. Il progetto rientra perfettamente nel mio Programma amministrativo, in quanto ritengo prioritario il compito di sostenere, dove è possibile, le attività delle scuole e sicuramente lo sviluppo digitale è ormai una necessità indiscutibile a supporto dell’attività didattica”.
L’Amministrazione Comunale ha effettuato un investimento totale di euro 615.862 nell’arco di un biennio ed è stata affiancata dalla disponibilità del personale scolastico sia docente che amministrativo, che ha saputo mettersi in gioco e dedicare tempo alla formazione necessaria per poter utilizzare al meglio la nuova strumentazione tecnologica. L’Università di Milano-Bicocca ha curato il percorso di formazione dei docenti.
Hanno partecipato al progetto i quattro Istituti Comprensivi rhodensi:
– Istituto Comprensivo “Tommaso Grossi”, Prof. Sandra Moroni, Dirigente Scolastico
– Istituto Comprensivo “E. Franceschini”, Prof. Luisella Schivardi, Dirigente Scolastico Reggente
– Istituto Comprensivo “Anna Frank”, Prof. Fernando Panico, Dirigente Scolastico Reggente
– Istituto Comprensivo “F. De Andrè”, Prof. Giuseppe Terrone, Dirigente Scolastico
Il progetto di digitalizzazione tocca 4 aree importanti:
– La tecnologia: collegamento di rete WI-Fi in tutti gli ambienti scolastici, server di archiviazione e risorse cloud, videoproiettori interattivi in tutte le classi.
– Gli strumenti: Registro elettronico, software gestionale con rilevazione pasti, scrutinio elettronico, pratiche amministrative e comunicazione diretta con le famiglie.
– La formazione: un piano di lavoro biennale per tutto il personale docente in modo da utilizzare al meglio la nuova strumentazione tecnologica.
– La didattica: editoria digitale, ambienti di apprendimento innovativi, contenuti didattici digitali in affiancamento a quelli tradizionali, metodologie didattiche 2.0.
L’intervento, che ha scelto di adottare un modello di progettazione partecipata dal basso, comprende due fasi parallele:
– La realizzazione delle infrastrutture e la diffusione delle competenze presso gli utenti del mondo della scuola. Il progetto ha realizzato una completa infrastrutturazione digitale delle scuole e una serie di interventi di formazione che permettessero di promuovere nuove, innovative metodologie didattiche. In particolare si è voluto diffondere l’adozione di metodologie esperienziali del learning by doing e della progettazione partecipata tra gli attori (scuole, famiglie, Comune, partner didattici e tecnologici).
– La realizzazione di attività di ricerca e approfondimento scientifico per la digitalizzazione della scuola. L’esperienza del processo di realizzazione ha identificato un modello di best practice e messo in atto un laboratorio di sperimentazione aperta potrebbe essere messo a sistema a livello più ampio.
Il progetto risponde alla necessità sempre più sentita di supportare l’introduzione di contenuti e tecnologie digitali nelle aule. L’avvio di questa iniziativa risulta particolarmente attuale e urgente per qualificare i docenti all’utilizzo dei “libri digitali” o misti e dei contenuti editoriali disponibili sul web.
A Rho, si sta valutando la possibilità di introdurre i libri digitali in alcune classi, in accordo con i Dirigenti e a partire dal prossimo anno scolastico.
“Abbiamo lavorato molto sull’idea di portare nuove tecnologie all’interno delle scuole della Città e da subito apprezzato le potenzialità del progetto presentato dal Prof. Davide Diamantini – commentata l’assessore a Scuola e istruzione, Alessia Bosani–. Ringrazio quindi il Centro di Ricerca e di Alta Formazione QUA_SI dell’Università di Milano-Bicocca, ma soprattutto i dirigenti scolastici che si sono alternati negli anni ma hanno sempre sostenuto l’iniziativa, i docenti, gli alunni, le famiglie e gli uffici comunali, che con entusiasmo e dedizione hanno fatto proprio il progetto. Grazie a loro il Distretto Scolastico Digitale è ora una realtà per le nostre scuole. Un altro aspetto particolarmente premiante è l’interattività del modello adottato, che permetterà a tutti gli utenti del sistema scuola di usufruire a pieno delle opportunità, che le nuove tecnologie della comunicazione hanno da offrire. Le ricadute positive sulla scuola non si limitano solo alle infrastrutture e alle tecnologie, ma si allargano alle pratiche didattiche”.
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