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No allo spostamento della fermata Movibus da Piazza Cadorna a Molino Dorino

Tornano a farsi sentire gli utenti Movibus linee dirette preoccupati per il mantenimento dell’attuale capolinea...

Tornano a farsi sentire gli utenti Movibus linee dirette preoccupati per il mantenimento dell’attuale capolinea delle linee dirette dal Nord Ovest a Milano Cadorna.
La tensione nasce dal disagio di altri utenti delle linee di Nord Est che si sono trovati nel marzo scorso davanti “al fatto compiuto” dello spostamento del capolinea della linea Z301 MI-BG già Autostradale, da piazza Castello alla fermata Sesto M1/FS – Sarca con conseguente incremento del le problematiche  del viaggio.
"Noi – ci scrivono gli interessati- vorremmo “prevenire” piuttosto che “curare” una situazione analoga che si prospetta per noi. Infatti, a margine della discussione con cui hanno concesso una “agevolazione” agli utenti “net”, i rappresentanti della Città Metropolitana hanno “anticipato” che, a chiusura di EXPO, la stessa sorte sarebbe toccata agli utenti linee dirette Movibus, che verrebbero “arretrate” a Molino Dorino".
Con questo appello, inviato anche ad Alberto Centinaio sindaco di Legnano e consigliere delegato Città Metropolitana e ad Arianna Censi, consigliere delegato alla Mobilità e viabilità di Città Metropolitana, i sottoscrittori della petizione vorrebbero pertanto sollecitare una risposta chiara e una assicurazione, da parte delle istituzioni, sul mantenimento nel tempo dello stato attuale delle cose.


Gentili direttore, ancora oggi torniamo su un argomento che periodicamente sorge alla ribalta della cronaca: il decentramento del capolinea delle linee di TPL ai limiti della città di Milano.

Negli anni sono stati avanzati ripetuti tentativi per effettuare questo spostamento. Senza andare troppo indietro nel tempo, vorremmo richiamare l’attenzione a quando la Provincia di Milano esprimeva la sua “totale contrarietà” ad una “scelta che appare provocatoria” del Comune di Milano di spostare la fermata dei bus Movibus, da piazzale Cadorna (via Paleocapa) a piazza Firenze (da www.legnanonews.com del 31/10/2013).

A marzo 2015, la Città Metropolitana di Milano (ex Provincia di Milano) e net (Nord Est Trasporti-ATM) hanno comunicato, con solo due settimane di preavviso, il decentramento del capolinea della linea Z301 per Bergamo, da piazza Castello alla corrispondenza della fermata Sesto M1/FS – Sarca, salvo poi “accordarsi”, a seguito delle proteste dell’utenza, sul punto di interscambio corrispondente alla fermata Lampugnano M1, consentendo l’interconnettività delle linee verso il Nord Est con quelle verso il Nord Ovest alla fermata di Piazzale ai laghi a Milano.

Oggi la Città Metropolitana di Milano ripropone (ma sono solo voci!!!) lo spostamento del capolinea delle linee “dirette” Movibus (Nord Ovest) da Milano – Cadorna (vie Paleocapa / Jacini) non più in piazza Firenze (fermata Domodossola – Trenord e M5 come nel 2013) ma ancora più decentrato, in corrispondenza della fermata Molino Dorino M1.

Resta evidente che tale decisione renderebbe inutile la “concessione” del capolinea della linea Z301 a Lampugnano.

Ancora più evidente che la Città Metropolitana, al di la degli intenti politici indicati dal consigliere delegato a Mobilità e Viabilità nel suo curriculum (Arianna Censi enuncia nel suo: “Mobilità e viabilità sono due funzioni fondamentali e una visione metropolitana, che vada oltre i limiti dei confini municipali, rappresenta un’imperdibile opportunità per dare risposte al territorio, ai suoi cittadini e ai suoi amministratori, in modo efficiente e tempestivo”), abbia nei suoi obiettivi quello di contrastare i servizi per i pendolari tenendoli fuori dai “confini municipali”.

È inconcepibile che le necessità dell’utenza vengano periodicamente attaccate. Dovrebbe essere ormai chiaro che sia di fondamentale importanza per l’utenza che il capolinea delle linee “dirette” di Nord Ovest sia mantenuto nella sua attuale posizione.

Vogliamo delle certezze sul mantenimento degli attuali punti di riferimento, come capolinea ed orari. 

Siamo stufi di essere maltrattati e posti davanti al “fatto compiuto”.

Due settimane di preavviso per una riduzione dei servizi a cui non corrisponde una riduzione dei costi, anzi, al contrario, obbliga all’uso della tratta urbana con un aumento dei costi che, nel caso migliore di un abbonamento annuale è pari a 233 Euro (da 488 a 721 €/a), sono inaccettabili.

Vorremmo evidenziare inoltre che molti, con l’acquisto dell’abbonamento annuale, hanno stipulato un
contratto per uno specifico servizio, che verrebbe ridotto unilateralmente senza opportune compensazioni.

Tale situazione potrebbe anche indurre molti, conti alla mano, ad abbandonare il TPL per optare per la molto più comoda utilitaria privata, obiettivo esattamente contrario a quello prefissosi dalla Città Metropolitana di una mobilità sostenibile con una riduzione dell’inquinamento.

Se lo scopo è veramente quello di ridurre l’inquinamento nel centro città, sosteniamo un trasporto pubblico più efficiente, e con “efficiente” intendiamo celere e non inquinante, che preveda l’introduzione di nuovi autobus che rispettino i limiti di emissioni più stringenti, assicurino più confort all’utenza, convincano della convenienza del loro utilizzo.

Gli utenti Movibus sottoscrittori della petizione on-line:
http://www.change.org/p/istituzioni-salvaguardate-il-servizio-movibus-per-il-trasporto-milano-nord-ovest

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Settembre 2015
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