Magnago: il Comune chiarisce sul tema immigrazione

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comune di Magnago relativo al tema immigrazione.
Facendo riferimento a quanto apparso sulla stampa ed alle affermazioni di alcuni “politici” locali, corre l’obbligo di fornire alcuni elementi di verità così che il cittadino possa, finalmente, fornito di tutto quanto necessita, costruirsi la propria opinione sul tema “Immigrati a Magnago”.
Il prefetto di Milano ha inoltrato in data 19/07/2014 ns. prot. n. 8356, una nota volta a convocare i sindaci ad un incontro per il 21/07/2014, per verificare con gli stessi se avessero nelle disponibilità del proprio Ente strutture idonee alla ospitalità dei profughi siriani.
In tale frangente, ad esempio il Comune di Magenta, generosamente, ha reso disponibile una propria scuola dismessa.
Con successiva nota in data 09/01/2015 ns. prot. 246 il prefetto faceva richiesta, con medesimo tenore, di strutture di accoglienza, stante che il fenomeno dei profughi in fuga dai luoghi di guerra, non andava esaurendosi.
Il Comune di Magnago, come altri, non ha dato riscontro in quanto non dispone di spazi idonei a rispondere alle esigenze significate dalla Prefettura.
Questi i fatti. Al cittadino ora la libertà di formarsi una documentata opinione.
Trovo meschino, per non usare altre parole che potrebbero turbare la sensibilità di chi legge, che persino su di un tema così drammatico si faccia strumentale speculazione per chissà vendere qualche numero in più o peggio, denigrare, per scelta di parte, chi è stato chiamato, con il consenso dei cittadini, ad amministrare Magnago.
Il diritto di cronaca è diritto di verità. Per questo, invito chi fa, o tenta di fare dell’informazione la propria professione, a non dimenticarlo mai.
Non si vorrebbe, nostro malgrado, dover scegliere la strada già intrapresa dal Comune di Turbigo e da altri prima di lui, di denunciare formalmente questo mal costume: una scelta coraggiosa, quanto onerosa, che vorremmo davvero risparmiare alla nostra cittadinanza.
Il sindaco, Carla Picco
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