Commemorata nella mattinata di domenica 9 novembre a Cerro Maggiore e Cantalupo la fine della Prima Guerra Mondiale.

Il corteo ha visto sfilare per le vie del paese autorità civili e militari, associazioni e cittadini. Omaggiate con corone di fiori le cappelle ai Caduti dei cimiteri di Cerro Maggiore e di Cantalupo ed i monumenti di Piazza Concordia e di Piazza Don Carlo Bianchi.

Il sindaco Teresina Rossetti, durante il suo discorso alla cappella dedicata ai Caduti del cimitero di Cerro Maggiore, ha sottolineato le dimensioni del conflitto e l'elevato numero di vittime: "Fra questi milioni di volti ci sono i nostri bisnonni, i nostri nonni, le nostre nonne, i nostri concittadini e concittadine, figli e figlie del nostro terriorio i cui nomi sono incisi su questo monumento, morti in guerra perchè l'Italia non fosse più solo un nome geografico ma una nazione unita, indivisibile e non più sottomessa". Rossetti ha inoltre proseguito sostenendo l'atrocità di ogni guerra, la necessità di un impegno comune europeo contro la violenza e ricordando i soldati italiani e i marò impegnati all'estero.

"Ancora oggi occorre combattere l'indifferenza e il qualunquismo che aprono la strada alle nuove guerre, tra cui quelle combattute con le parole: armi altrettanto pericolose perchè mininano le nostre fondamenta dall'interno, rivendicano diritti ma mai doveri e sono sempre contro qualcuno."

Al termine del discorso del sindaco Rossetti, Luciano Tesini (nella foto)  ha letto una poesia del poeta cerrese Giuseppe Toma, scomparso recentemente: "Per non dimenticarlo e per non dimenticare la Prima Guerra Mondiale".

Chiara Lazzati