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Nato a Legnano, fratello minore di Gigi pittore acquerellista, ha frequentato le scuole presso il Collegio De Filippi di Arona. E’ stato nominato Cavaliere della Repubblica nel 1979 dal Presidente Pertini. Per alcuni anni e’ vissuto a Cerro Maggiore: in questa città, il 2 giugno 1991, ha ricevuto l’ attestato di Civica Benemerenza dal sindaco cav. Paleari per il contributo espresso nel sostenere e diffondere il dialetto e le tradizioni locali.

I suoi hobby erano la musica e la poesia in vernacolo legnanese. In campo musicale aveva composto negli anni trenta la colonna sonora di alcuni film e scritto canzoni per la compagnia dei Legnanesi di Felice Musazzi, accompagnando al pianoforte le recite quando queste erano fatte per beneficenza.

In quel periodo aveva scritto musica e testo di “Me car Legnan” che ora è diventato l’inno della Città di Legnano, suonato in ogni ricorrenza ufficiale dalla Banda cittadina, dalla Fanfara dei Bersaglieri e interpretato dal gruppo folkloristico “I Amis” in tutte le esibizioni e l’inno “Forza Legnano“ dedicato alla squadra di calcio lilla.

E’ in quegli anni che inizia la sua attività di poeta dialettale : scrive sul quotidiano “Luce” sonetti in dialetto legnanese e per lungo tempo tiene una rubrica di antichi proverbi e modi di dire (sempre legnanesi) sul Corriere della Sera.

Ha collaborato con il giornalista Giorgio D’Ilario alla stesura di un vocabolario in vernacolo.

Gli sono stati conferiti numerosi premi di riconoscimento per le sue poesie: fra gli altri il prestigioso Premio San Valentino a Terni per la poesia d’amore nel 1972 e nel 1976 e il Premio Tirinnanzi nel 1983 per la sezione Dialetto Lombardo.

Socio fondatore della Famiglia Legnanese, dalla quale era stato insignito della Tessera d’oro, ha visto pubblicato dalla stessa e dal Comune di Legnano due volumi di poesie “Me car Legnan n° 1” e” Me car Legnan n° 2 “.

Socio del Rotary Club Ticino ha visto la pubblicazione da parte dello stesso della raccolta “Inturnu al caminetu “ e postumo “Parol d’una volta” i cui proventi sono stati devoluti per una borsa di studio. Dallo stesso Rotary gli era stato conferito il più alto riconoscimento: il Paul Harris Fellow.

Negli anni 70 è stato Presidente del Corpo Musicale di Cerro Maggiore . In quel periodo la Banda musicale cittadina era entrata in crisi, anche perché mancava un ricambio generazionale. E, grazie anche alla sua intraprendenza si riuscì a dare impulso alla costituzione della nuova Banda, creando una scuola per ragazzi e ragazze, acquistando strumenti e divise, mettendo nel repertorio, oltre al classico, anche il moderno e il jazz.

Ma la città che ha sempre avuto nel cuore è quella che gli ha dato i natali, quel “me car Legnan” che lo ha visto crescere e affermarsi nella sua vita lavorativa e di scrittore, quel “me car Legnan” che ha così ben descritto nei suoi sonetti dialettali, con i suoi personaggi, le sue vie, le sue fabbriche, la sua anima e che ha continuato ad amare fino alla fine della sua vita..