Bettega al Rotary Ticino: vincerà la Germania
E' il pronostico dell'ex campione, ospite del presidente Fenaroli in un interclub con i Rotary “Castellanza” e “Parchi Alto Milanese” e con il Rotaract “La Malpensa”...

All’Hotel Le Robinie di Solbiate Olona, il Rotary Club Busto Arsizio – Gallarate – Legnano “Ticino”, in interclub con i Rotary “Castellanza” e “Parchi Alto Milanese” e con il Rotaract “La Malpensa”, ha ospitato un incontro con Roberto Bettega. L’ex campione della Juventus e della Nazionale, più recentemente dirigente bianconero e opinionista in televisione, ha risposto alle domande dei soci sul calcio in Italia e sui Mondiali in Brasile. Non è mancato un pronostico sull’esito della finalissima Germania-Argentina, né un ricordo del Varese, squadra in cui Bettega ha militato per un anno. La serata si è svolta secondo lo spirito ricordato dal presidente del Rotary Ticino, il notaio Guido Fenaroli, con un citazione di Winston Churchill: “L’Italia va in guerra come giocasse una partita di pallone e gioca a pallone come andasse in guerra”.
Germania-Argentina
“Sono un fan di Messi, ma serenamente dico Germania. Se i tedeschi faranno il loro, non ci sarà partita. L’Argentina, si chiuderà a riccio. Tenterà di vincere facendo perdere l’avversario, impedendogli di giocare. Ma la Germania è la squadra migliore. Soprattutto è una squadra. Gioca con automatismi e dimostra come i gruppi provenienti dalle squadre di club, nel suo caso il Bayern Monaco, come è stata la Juventus per l’Italia, rappresentino una risorsa per le nazionali. Inoltre, ha grandi giocatori, come Philipp Lahm, di cui si parla poco, e il portiere, sfrontato e fantastico per come para e usa i piedi. È lui l’uomo in più. Che la Germania sia la favorita, lo dico da un pezzo. Nessuno può smentirmi”.
L’Italia e i giovani
“Non ho visto la prima partita con l’Inghilterra. A leggere i giornali, il giorno dopo, pareva fossimo in finale. Siamo un paese importatore di calciatori, e non di prima fascia. Ci prendiamo gli scarti. A suo tempo, la Germania fece un progetto sui giovani con i centri federali, che portasse risultati a dieci anni. Noi vogliamo tutto subito: scoprire talenti a due lire e venderli a sei. Il settore giovanile è un investimento senza certezza. Da noi si fa più tattica che educazione e formazione, perché l’obbiettivo è vincere subito, non costruire un giocatore. Bisogna lasciare i bimbi liberi di giocare, senza imbrigliarli negli schemi fin da piccoli. Bisogna dare loro la possibilità di giocare all’estero e avere pazienza. Il futuro presidente della Federcalcio avrà la forza di aspettare? E il pubblico e i giornali?”.
Brasile 2014
“Parliamo di miei Mondiali, che è meglio. Questi sono stati dei brutti Mondiali. Alcuni campioni sono mancati. Penso a Cristiano Ronaldo e a Messi, che non sono riusciti a esprimersi ai livelli che ci saremmo aspettati. Ma prendiamo Messi. Ha vinto tutto in un contesto: il Barça e la Spagna. Il singolo non va lontano”.
Mario Balotelli
“Il ragazzo ha problemi ricorrenti e non riesce a esprimere continuativamente la sua qualità. Però vincono le squadre, non i giocatori. Puntare il dito su di lui è stato ingeneroso. È vero che doveva fare di più, ma sono tanti i giocatori che sono mancati all’appuntamento con il Mondiale e non parlo degli infortunati”.
Il Varese
“Dispiace che abbia problemi ad iscriversi al campionato di Serie B, ma ci sono regole stringenti a tutti i livelli e bisogna accettarle. Resto legato affettivamente al Varese, perché mi ha consentito di spiccare il volo. Devo ringraziare in particolare Nils Liedholm, che allenava quella squadra e seppe valorizzare i giovani a disposizione, tra cui io. E poi ricordo la figura del commendator Borghi. Era un riferimento ed era dotato di grande carisma. Ricordo anche la squadra di basket. Forse già allora aveva più tifosi che noi calciatori”.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.