Una immagine dei lavori, scattata domenica 18 maggio

Riceviamo e pubblichiamo:

Per la terza volta in dieci anni la piscina viene posta come promessa elettorale. E per la terza volta il rischio è che assisteremo ancora solamente ad una promessa.
La data di apertura a giugno che sta circolando in questi giorni a Cerro Maggiore e Cantalupo era già stata già preannunciata dall'amministrazione uscente nel gennaio scorso. In questi ultimi cinque mesi cosa è successo? Praticamente nulla. Lo stato di avanzamento del cantiere è sotto gli occhi di tutti: i lavori appaiono ancora piuttosto in alto mare. Ma fossero anche in dirittura d'arrivo, occorre tenere in considerazione i tempi per ottenere le autorizzazioni. Quindi i casi sono due: o l'amministrazione uscente è quantomeno distratta e permette che si dia ai cittadini l'illusione di poter fare un bel bagno tra dieci giorni, oppure scientemente prende in giro i cerresi e i cantalupesi pensando di cavalcare ancora una volta un tema troppo spesso sottovalutato e non ancora arrivato a termine. In ogni caso si cerca di fare in un mese un'opera attesa da dieci anni.
E' inaccettabile che si cavalchi un'opera pubblica annunciata e riannunciata nelle ultime tre campagne elettorali. I ritardi sono sotto gli occhi di tutti: serve chiarezza e serve dire come stanno le cose. Una chiarezza che l'assessore ai Lavori pubblici Calogero Mantellina ha avuto solamente nel preannunciare lo scorso mercoledì 14 maggio, durante la commissione, l'uscita del volantino che avrebbe annunciato l'apertura. Una campagna elettorale fatta di annunci e preannunci. Ma le opere concrete? I cerresi e i cantalupesi aspettano e sperano nel cambio di rotta perché amministrare non è fare promesse, ma fare azioni concrete.

Marina Lazzati, candidato sindaco per la lista "Marina Lazzati Sindaco"