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Patto civico: un paese a misura di famiglia

Si è svolto giovedì scorso, 13 marzo, il primo appuntamento della “Fabbrica del Programma”, iniziativa promossa dal Comitato promotore del Patto civico per San Vittore Olona...

Si è svolto giovedì scorso, 13 marzo, il primo appuntamento della “Fabbrica del Programma”, iniziativa promossa dal Comitato promotore del Patto civico per San Vittore Olona. Di seguito un comunicato diffuso in giornata.


La serata era dedicata al tema “Un paese a misura di famiglia: politiche familiari e sociali per il ben-essere della comunità” e ha visto la presenza, quali relatori, dell’ex Sindaco del Comune di S. Vittore Olona, Carmen Galli, e del Presidente del Form delle Associazioni familiari Monza e Brianza, Cesare Palombi.

Palombi ha sottolineato fortemente come le politiche familiari debbano guidare tutte le politiche comunali, per porre al centro le famiglie e renderle protagoniste. Il Comune deve promuovere buone prassi di vicinato, esperienze di mutuo aiuto tra famiglie, iniziative per promuovere consumi responsabili e risparmi nella spesa, in alleanza con il mondo produttivo e commerciale.

Il Patto civico tenterà di promuovere tutto questo, prevedendo un assessorato specifico per le famiglie e un tavolo di concertazione con le famiglie stesse e le realtà sociali che operano per esse, introducendo lo strumento della Valutazione di Impatto Familiare, al fine di valutare concretamente ogni decisione comunale nei suoi effetti sulle famiglie. Non mancherà l’attenzione alle iniziative di conciliazione tra i tempi di cura familiare e i tempi del lavoro, il sostegno alla genitorialità, i servizi e le iniziative per la prima infanzia e per il sostegno dei soggetti più deboli (minori, anziani, disabili, ecc.), colti nelle loro relazioni familiari.

Ha riscosso interesse anche la proposta della family card, per sconti sulla spesa, con una percentuale delle transazioni da riconoscersi ai comuni aderenti per finanziare un fondo dedicato alle politiche familiari.

Galli ha invece sottolineato l’importanza per i Comuni di abbandonare campanilismi e” fai da te” per il sociale, agendo in rete e integrando i servizi, anche e soprattutto con l’apporto del terzo settore.

Su identica linea è il Patto civico, il quale sosterrà tutti i processi di integrazione sovracomunali, tra cui l’Azienda speciale consortile, per rispondere al meglio ai bisogni sociali dei cittadini, e promuoverà la collaborazione con l’associazionismo, il volontariato e la cooperazione sociale, potenziando le competenze della Consulta Sociale in funzione di effettiva governance condivisa dei servizi e iniziative sociali, così superando l’attuale condizione di irrilevanza a cui è stata ridotta dall’attuale amministrazione.

Per il Comitato promotore del Patto Civico
Il Portavoce
Avv. Alberto V. Fedeli

Redazione
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Pubblicato il 16 Marzo 2014
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