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ANPI: “L’ATTENTATO? UNO SCHIAFFO CHE CI HA RESO ANCORA PIU’ FORTI”

Festa e musica ieri sera nella sede legnanese danneggiata da due molotov - Primo Minelli: "Un gesto che ha una chiara matrice fascista. la nostra risposta è la democrazia"....

"La commemorazione di Mauro Venegoni, davanti al suo cippo nell'anniversario della morte, sarà la vera risposta antifascista a ciò che è successo". Lo esprime con forza Luigi Botta, presidente Anpi Legnano. La stessa forza con cui ricorda "quello schifo là fuori": la scritta sul muro "partigiani boia" e i danni provocati dalle molotov che nella notte tra giovedì e venerdì scorso hanno colpito la sede di via Ciro Menotti.

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La serata dell'Anpi per rispondere all'attentato 4 di 6

La scritta è stata cancellata e l'ingresso della sezione ripulito; l'obiettivo, ora, è non far passare sotto silenzio questo gesto. Appuntamento allora ieri sera, per un momento di incontro con la cittadinanza. Una serata di festa, con la musica dal vivo di Renato Franchi e l'orchestrina del suonatore Jones, ma soprattutto "una risposta civile e democratica alle bombe e alle ingiurie", come ha precisato un gruppo di ragazzi che ha aiutato con l’organizzazione dell’evento.

Nessuna conferenza, nessun sermone, solo un breve intervento del presidente Botta – che ha ringraziato per la solidarietà ricevuta da più parti e dato appuntamento a domenica, quando a Cassano Magnago sarà celebrato il 69esimo anniversario della morte del partigiano Venegoni – e poi musica e canti. L’importante, ieri sera, era esserci.

Solo a margine, lontano dalla sala piena di gente, c’è spazio per riflettere su quanto è accaduto. "Sarà difficile individuare gli autori materiali dello scempio – commenta Primo Minelli, che fa parte del direttivo legnanese –sono invece certi gli autori morali: è chiara la matrice fascista del gesto". "Negli ultimi mesi – rincara – si è creato un contesto velenoso, tanto che siamo arrivati a chiedere alla Prefettura di vietare manifestazioni pubbliche di stampo fascista. Il caso Priebke è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso in un clima già di per sé teso". Perché la sezione di Legnano? "Perché è storica e una delle più attive della zona", spiega un iscritto di vecchia data. "Quella di Sesto San Giovanni è la più antica nella provincia di Milano, ma si scorda il nostro numero di iscritti: noi ne abbiamo quasi 400", dice con orgoglio.

Giorgia Wizemann

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Ottobre 2013
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