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VASCHE DI LAMINAZIONE: RIGETTATO IL RICORSO DEI COMUNI

La decisione del Tribunale Superiore delle Acque velocizza il progetto per il contenimento delle piene dell' Olona contestato dalle amministrazioni di San Vittore Olona e di Parabiago...

Il Tribunale Superiore delle Acque ha rigettato il ricorso congiunto delle amministrazioni comunali di San Vittore Olona e di Parabiago con cui si chiedeva l’annullamento della determina di approvazione del progetto riguardante la costruzione  delle vasche di laminazione per il contenimento delle piene dell' Olona.

La notizia è stata resa nota nei primi giorni di agosto con disappunto da parte dei rappresentanti dei Comuni interessati: "Apprendiamo con molto stupore la notizia relativa alla decisione del Tribunale di respingere il ricorso promosso dalla nostra Amministrazione per la tutela del nostro territorio – ha commentato sul suo sito internet il vicesindaco del Comune di Parabiago Raffaele Cucchi  -. Va ricordato che l'Amministrazione Comunale non nega la necessità di realizzare le vasche di laminazione ma ha sempre contestato il progetto, il percorso che è stato seguito per arrivare alla scelta della loro localizzazione, ed in particolar modo siamo preoccupati per la gestione futura di questo invaso. Il progetto ha sicuramente un impatto molto importante sull'ambiente agrario e naturale, tra le altre cose ubicato nel perimetro del PLIS dei Mulini, che caratterizza quei luoghi."

Dopo questa pronuncia del Tribunale Superiore delle Acque i lavori per la realizzazione delle vasche potrà proseguire quindi in modo più spedito ma Cucchi assicura che la sua amministrazione "vigilerà sulla realizzazione e sulla gestione dei terreni una volta realizzate."

Anche il collega di San Vittore Olona, Marilena Vercesi, aveva giudicato il progetto troppo invasivo poichè "non rispecchia le effettive necessità del territorio dove da anni ormai che non vi sono stati grandi esondazioni". Il primo cittadino aveva commentato così la notizia degli espropri di quei terreni utili per la realizzazione delle vasche di esondazione annunciati nel gennaio 2013 (leggete qui il servizio). 


Pubblichiamo infine il commento inviato alla redazione da Fulvio Miscione, presidente del Consorzio del Fiume Olona, nel quale ribadisce che la posizione consortile al riguardo è da tempo nota ed è espressa con chiarezza nel Verbale della Conferenza dei Servizi dove viene precisato che “la realizzazione dell’opera non deve limitare nella maniera più assoluta, la fruizione del diritto irriguo per tutti quegli utenti i cui terreni, non essendo soggetti ad esproprio, logisticamente sono posizionati nelle loro vicinanze”.

"Ciò che solo due anni fa poteva configurarsi come una posizione sicuramente marginale – commenta Miscione – figlia di un potere contrattuale altrettanto marginale rispetto al bene comune, oggi, alla luce del nuovo contesto che circonda le cose d’Olona, può rappresentare effettivamente qualcosa di assolutamente positivo rispetto alle condizioni generali del nostro territorio e per conseguenza rispetto a quanti ne abitano i confini". Il presidente si riferisce al documento programmatico per il risanamento del fiume Olona approvato di recente e in tempi brevi dalla Commissione Ambiente e Protezione Civile di RL". 

"Tutto questo per dire che la posizione del Consorzio del Fiume Olona in origine orientata a tutelare esclusivamente gli interessi dei propri consorziati e dei propri convenzionati oggi va letta – conclude Miscione –  di contro, come un contributo meditato e più ampio che, pur riconoscendo l’ineluttabilità del disegno regionale rispetto alla costruzione delle vasche di laminazione, appare ispirato dalla ferma volontà di contribuire, con il proprio lavoro e di concerto con tutte le altre componenti interessate, a che il decollo di quest’opera importante possa rappresentare un effettivo miglioramento per il nostro contesto territoriale". 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Agosto 2013
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