ORTI URBANI, CHE FELICITA’!
Crescono rigogliose le verdure "Made in Legnano" degli orti comunali, un toccasana per mente e corpo...
Zucchine, melanzane, insalata e persino angurie e carciofi.
Le verdure "Made in Legnano" crescono rigogliose. L'amore e la passione per la terra sembrano infatti funzionare meglio dei dannosi pesticidi chimici utilizzati nella produzione industriale, e mente e corpo ringraziano.
Siamo andati a visitare gli orti comunali che lo scorso anno l'amministrazione comunale ha assegnato ai "contadini urbani" per la coltura di frutta e verdura. Nel quartiere di San Paolo, non molto distante dal cimitero Parco, sono stati affittati 24 appezzamenti di terra da 97 metri quadri l'uno.
Qui troviamo gli ex dipendenti della Franco Tosi sfrattati dai giardini aziendali di via Cremona dove i lavoratori hanno zappato la terra per decenni: "Ci hanno tolto i nostri orti per effettuare i carotaggi nel terreno – spiega Rosario Ferragina (il primo a sinistra nella foto) ormai in pensione dopo 24 anni trascorsi nella fonderia legnanese – era il nostro sfogo dopo una giornata in fabbrica. Non potevamo rinunciare a questa passione". Così le maestranze si presentate in Comune e nel maggio 2012 sono stati loro consegnati i primi orti urbani con la partecipazione di Finmeccanica. I contadini Tosi sono una decina e a loro si sono presto aggiunti gli abitanti dei quartiere.
Antonio Cancelliere (nella foto a sinistra) è un giovane padre di famiglia; prima di affittare la terra dietro casa non aveva mai trafficato con la zappa, ma con i preziosi consigli degli anziani, vicini di orto, ha imparato in fretta: "Quest'estate potremo finalmente gustare le verdure della nostra terra, buone e salubri – ci dice il legnanese – una soddisfazione, perchè sono frutto del nostro lavoro".
L'uomo lavora in Fiat su turni e appena ha del tempo libero lo dedica al suo orto: "Anche i bambini, qui, si divertono – ci racconta – come abbiamo più volte chiesto al Comune servirebbe però un bagno pubblico e un riparo per il sole". Anche perchè ogni proprietario paga circa 130 euro affitto all'anno.
Per chi è in pensione la terra diventa invece un lavoro: "Sono qui dalle tre alle cinque ore al giorno – ci racconta Ferragini, pensionato Tosi (nel video a fianco) – ho trapiantato, melanzane, pomodori, fagiolini e zucchine. Riesco anche a fare la scorta per le stagioni più fredde, congelo le verdure e imbottiglio la salsa di pomodoro. Ho persino trapiantato in piccoli vasi l'insalata d'inverno. E' bello vedere crescere le proprie creature, per me sono come dei figli".
A MAZZAFAME
Sono ancora più numerosi gli orti urbani di via della Pace, nel quartiere di Mazzafame. I 65 appezzamenti di terra da 64 metri quadri l'uno hanno contribuito a dare un nuovo volto, più allegro e colorato, alla grigia periferia legnanese.
Da lontano stupiscono i girasoli; da vicino si rimane meravigliati dalla cura e dalla bellezza di questi fazzoletti di campagna in città. Grazie al Contratto di Quartiere e alla scuola di agraria di Villa Cortese, che ha promosso dei corsi di ortocoltura, un anno fa il Comune ha aperto un bando per selezionare le tantissime richieste presentate dai legnanesi con il pollice verde, orfani di un giardino di proprietà dove sfogare la propria passione.
Hanno diritto di prelazione anziani e famiglie con redditi più bassi: ci sono quindi pensionati ma anche giovani, uomini (in maggioranza) e donne che tra loro si scambiano favori e preziosi consigli.
"Non si coltiva per risparmiare – spiega Antonio Tola, presidente del Comitato di Quartiere – se l'annata è buona, il portafoglio ringrazia. Ma non è questo lo spirito: l'orto fa soprattutto bene all'animo. E' un ottimo anti stress, è terapeutico e aiuta a socializzare".
"Quando entro nella mia terra non mi accorgo del tempo che passa – ci spiega un pensionato – ci vuole pazienza ma gli sforzi vengono sempre ripagati". Quest'anno i pomodori sono ancora in ritardo ma si torna a casa comunque con le ceste piene di verdura fresca, sufficiente per offrirla a parenti e amici. Alcuni trapiantano anche broccoli e persino carciofi, i prodotti tipici delle Regioni del sud da cui provengono molti degli affittuari.
I proprietari degli orti di via Pace sono tutti amici anche se non manca del sano campanilismo: "Dopo la zucca più grande – annuncia Tola – siamo pronti a lanciare il concorso dell'orto più bello". Di recente alcuni rappresentanti del Comune di Cerro Maggiore hanno visitato i campi di Mazzafame per copiarne il modello.
valeria arini
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