PENDOLARI “SEQUESTRANO” BUS
Il racconto di una lettrice, protagonista stamane dell'ennesimo disagio per gli utenti del servizio Movibus...

Altra giornata, l'ennesima, di disagi per i pendolari legnanesi, utenti di Movibus. Qui di seguito il "diario di bordo" di un lettrice che descrive i fatti accaduti stamane
Siamo all’ultima fermata: sono le 7:30, l’autista si ferma per avvisare i pendolari alla fermata che non potrà caricarli perché i posti sono al completo. Il malcapitato apre la porta del pullman, forse si tratta di un animo gentile e non se la sentiva di tirare dritto senza avvisare; forse è un ingenuo, non sa che a quella fermata i pendolari aspettano in genere una mezz’ora che un mezzo si fermi a prelevarli e assieme alla coda cresce la rabbia. Alcuni decidono di salire comunque e di non scendere fino all’arrivo del pullman successivo.
Forse sperano che l’autista perda la pazienza e parta lo stesso come fanno molti suoi colleghi. Una scelta pericolosa per chi viaggia in piedi, ma a ben guardare quante centinaia di persone viaggiano allo stesso modo in treno senza avere nessun appiglio a cui tenersi? Una scelta a tarallucci e vino certo, che non risolve il problema delle corse che sono state tagliate negli orari di punta; ma pur sempre una scelta che alcuni fanno per sfoltire quel gruppo di persone che dalle 7 ad un orario imprecisato aspettano di poter andare al lavoro. Sono clienti non sono vittime. Clienti che potrebbero anche scegliere di pagare un abbonamento annuale ad un altro sistema di trasporti.
Questo sistema di trasporti efficiente per anni sotto il nome Stie, collegava Busto, Castellanza e Legnano a Milano via autostrada. Oggi collega di fatto tre fermate di Legnano a Milano, le fermate dei fortunati come me che si siedono a inizio corsa (magari scegliendo di lasciare la macchina in centro città).
Torniamo al nostro pullman. L’autista giustamente inflessibile spiega che non viaggerà con i passeggeri in piedi, perché non è la cosa giusta da fare nel loro interesse: cosa succederebbe se dovesse fare una brusca frenata in autostrada con loro appesi alla bell’è meglio? Non ha torto quest’uomo. Ma non ne hanno nemmeno i clienti di questo servizio: pagano un abbonamento “area grande milano” poco meno di quello che i Londinesi pagano la loro efficientissima rete di trasporti. Per cosa? Non solo una rete di collegamenti scadente, ma addirittura un servizio a cui non possono nemmeno accedere. Sono solidale con questi passeggeri, non posso non esserlo. Sono di Castellanza, Stie prima fermava a poca distanza da casa mia. Quando la fermata è stata tolta ho iniziato a prendere il bus a San Martino. Poi anche a San Martino le corse si sono assottigliate. Ora prendo il pullman alla prima fermata.
Iniziano le baruffe tra i passeggeri: qualcuno urla di scendere, “io vado al lavoro non posso fare tardi”.
Arguta osservazione, forse c’è anche chi prende il pullman per diletto. L’autista ripete “c’è una corsa ogni 5 minuti”. Ma da qualche settimana mi sembra che non sia più così. Forse mi sbaglio, guardo gli orari: ogni cinque minuti! Ma poi alla fermata aspetto sempre 10/15, sarà che quando ci si diverte il tempo non passa mai. I fatti comunque danno ragione ai pendolari in rivolta: il pullman dopo arriva alle 7:45, quindi è passato un quarto d’ora.
Finalmente i ribelli scendono. In cuor loro i pendolari sul pullman sento che pensano la stessa cosa mia: un quarto d’ora di ritardo adesso, vuol dire entrare in autostrada quando inizia a bloccarsi, arrivare a timbrare 20 minuti dopo, uscire stasera 20 minuti dopo, entrare in autostrada al ritorno quando è quasi bloccata, un altro quarto d’ora in più. Arrivare a casa alle 19:15 anziché alle 18:15. Quando si è iniziata la giornata alle 7:10 alla fermata del bus. Perdere un’ora. Un’ora che avrei potuto passare con mia figlia piccola anziché alle prese con un sistema di trasporti inefficiente. Oggi, domani, settimana prossima: 20 ore al mese che avrei potuto passare con mia figlia piccola invece che alle prese con Movibus. In un anno? Meglio non pensarci. Un disagio che prima non c’era, che si aggiunge a mille altri disagi che già ci sono. Un disagio non giustificato se confronto la qualità del servizio che ho oggi pagando molto di più quello che dieci anni pagavo con un pullman effettivamente ogni cinque minuti.
I pendolari inferociti se ne sono andati. Forse saranno gli stessi che questa sera viaggeranno in piedi all’ultima fermata del viale Certosa. Forse gli autisti che li lasciano viaggiare in piedi non fanno la cosa giusta, ma sanno giustamente attribuire i nomi alle persone: i viaggiatori non sono vittime, sono clienti. I clienti, come dice il detto, hanno sempre ragione.
AMBRA
Gentile Redazione,
Sono stato utente Movibus per quasi 10 anni, e devo dire che l'articolo in oggetto fotografa una situazione reale. Capisco, perché l'ho vissuto fino ad un anno fa, il disagio, ma vorrei segnalare alcune affermazioni che sono semplicemente errate:
– "pagano un abbonamento “area grande Milano” poco meno di quello che i Londinesi pagano la loro efficientissima rete di trasporti": il mensile area 6 di Londra, ad esempio, tra Hillingdon e il centro di Londra, cioè una situazione simile per chilometraggio (30km circa dal centro della città), costa 205,10 sterline (http://www.tfl.gov.uk/tickets/14416.aspx), cioè 252 euro, contro i poco più di 80 della Movibus. Sicuramente una delle cause della diversa efficienza tra i due paesi.
– "Forse gli autisti che li lasciano viaggiare in piedi non fanno la cosa giusta, ma sanno giustamente attribuire i nomi alle persone: i viaggiatori non sono vittime, sono clienti. I clienti, come dice il detto, hanno sempre ragione."
Gli autisti che fanno salire in piedi trasportano persone non assicurate, a loro rischio e pericolo. Sono lavoratori che si prendono i rischi civili e penali di questo gesto, e dovrebbero rispondere di tasca propria (casa ed altri beni) per eventuali incidenti gravi che coinvolgessero gli utenti in piedi. Mi pare quantomeno ingeneroso.
Cordialmente
MASSIMILIANO BORSANI
Il signor Borsani cita giustamente il sito dei trasporti di Londra che io conosco bene avendoci vissuto.
Tuttavia la cifra da lui indicata è quella dell'abbonamento che comprende tutti i mezzi di trasporto.
Se avesse cliccato "Bus e tram" avrebbe visto che per tutte le aree della città (quindi anche Area 6 a 30km) il costo dell'abbonamento mensile in sterline è di 72.20. Al cambio fa 88Euro (contro gli 83 della Movibus+tram o bus ATM a Milano).
Con la differenza che a Londra ci sono bus in tutte le fascie orarie (anche notturni) e in tutti i giorni settimanali festivi compresi. Certo se a Londra si prende la metropolitana il discorso cambia, ma qui si parla di autobus.
Ovviamente poi ci sono tutta una serie di differenze che si dovrebbero considerare. Tra queste magari la proporzione tra stipendi medi degli utenti e il costo dei trasporti.
Cordialmente
Grazie ancora e buona serata
AMBRA
Ieri mattina alle 7.20 alla fermata autostrada arriva il pullman z602 per Milano attraverso con fatica la strada e l’autista riparte chiudendomi le porte in faccia.
Ore 7.30 arriva un altro pullman salta la fermata, e’ l’autista che non porta gente in piedi.
Ore 8.45 arriva un pullman che cerca di saltare la fermata ma riusciamo a bloccarlo e aprendo le porte dice che non ci fa salire perche’ ha gia’ gente in piedi, protestando per il continuo disservizio che ogni mattina subiamo a questa fermata, riusciamo a salire. Alla fermata successiva, prima di entrare in autostrada, c’e’ un controllore che vede la situazione e nonostante l’autista protesta e vuole far scendere tutti, il controllore fa ripartire il pullman con la gente in piedi.
Ora voglio sottolineare che la gente che sale alle fermate dell’autostrada non ha uno sconto sull’abbonamento e al mattino andiamo a lavorare, timbrando il cartellino con la trattenuta in busta paga dei ritardi, e non a fare shopping in centro. Dovrebbero provare questo disagio le mogli, fidanzate, sorelle, dei vari autisti così forse capirebbero cosa vuol dire iniziare la giornata così e sentirsi dire dagli autisti che basterebbe un po’ di collaborazione fra autista e passeggero così viaggeremmo tutti piu’ sereni e anticipando anche l’ora di uscita per raggiungere il posto di lavoro.
Spero che questa mail venga pubblicata per continuare a sottolineare e a far sapere a tutti come si viaggia.
La ringrazio
Saluti
PM
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.