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S.GIORGIO SU LEGNANO: PRESENTATO IL BILANCIO DI PREVISIONE

E sull'addizionale Irpef il sindaco invita tutti a moderare le critiche, perseguendo un dialogo più costruttivo e collaborativo...

Buona partecipazione di pubblico al consiglio comunale aperto di San Giorgio su Legnano che ha visto all’ordine del giorno la presentazione del  Bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2012.

I lavori si sono aperti  con le parole del sindaco Walter Cecchin che ha voluto rispondere in merito ai manifesti appesi dal gruppo di opposizione  Uniti per San Giorgio su Legnano nel quale si evidenziava in modo critico la scelta di portare l’aliquota dell’IRPEF Comunale dallo 0,2 allo 0,8. Il sindaco ha puntualizzato, che gli è sembrato quantomeno prematuro attivare una campagna "provocatoria e discriminatoria, prima di avere sentito le argomentazioni che hanno portato a questa decisione". Lo stesso sindaco ha invitato tutti ad attenuare i toni, perseguendo un dialogo più costruttivo e collaborativo. Ha quindi distribuito ai presenti un volantino che spiegava il motivo di tale scelta.

La parola è passata all’Assessore Giovanni Morelli per la presentazione del Bilancio. Nella sua relazione, si apprende quanto segue: “La redazione dei documenti è stata largamente influenzata dalle scelte politiche adottate dalla precedente Amministrazione, inoltre la situazione di incertezza circa la ricaduta normativa da un lato e l’imminenza della scadenza per la sua approvazione dall’altro, hanno reso particolarmente problematica ed impegnativa la redazione di un documento rilevante e impattante sulla comunità sangiorgese.Nella redazione del bilancio devono essere rispettati due obiettivi: pareggio di bilancio e conseguimento dell’ obiettivo del patto di stabilità  altrimenti il bilancio è illegittimo. Attraverso il contenimento generale della spesa, la ridistribuzione delle risorse su alcune voci particolari e la previsione di maggiori entrate, il bilancio 2012 in prima battuta ha presentato un fabbisogno di circa 250 mila euro, da ripianare attraverso nuove entrate. Ritenuto opportuno non intervenire immediatamente sulle aliquote IMU, né sulle tariffe dei servizi a domanda individuale, si è applicata una prima manovra incrementativa sul gettito dell’Addizionale comunale all’IRPEF, mediante l’incremento di 0,25 punti percentuali sull’attuale aliquota, passando dallo 0,2% allo 0,45%. Assicurati gli equilibri di bilancio, l’analisi del perseguimento dell’obiettivo per il patto di stabilità interno 2012 di +312 milioni ha mostrato l’oggettiva impossibilità del suo raggiungimento senza il ricorso ad ulteriori interventi, evidenziando un margine negativo di circa 350mila euro. Ponderate altre possibilità, come l’ulteriore contenimento dei pagamenti, ove possibile, ma con ovvie conseguenze sugli esercizi successivi, ha portato all’applicazione di un’aggiuntiva addizionale comunale all’IPERF di 0,35 punti assestando l’aliquota alla percentuale massima dell’0,8%, prevedendo un’esenzione dall’imposta per i contribuenti percipienti un reddito lordo fino agli 8.000,00 euro. L’applicazione dell’addizionale IRPEF garantirà un gettito complessivo supplementare di circa 600 mila euro, di cui circa 250 mila necessari agli equilibri di parte corrente, mentre per la restante somma di 350 mila euro  assicurerebbe il raggiungimento del saldo obiettivo per il patto di stabilità 2012. L’Addizionale che costituisce un surplus di risorse correnti rispetto al relativo fabbisogno, confluiranno in avanzo di gestione. In sostanza i 350 mila euro di addizionale finalizzata al patto di stabilità sono entrate in più, ma il loro utilizzo, vincolato dalla normativa del patto di stabilità  permette la loro  destinazione solo a spese di investimento o estinzione mutui. Nel primo caso però probabilmente le opere finanziate non partiranno mai se non ci saranno spazi di pagamento, mentre nel secondo caso l'operazione sarebbe fattibile anche se per il momento l’idea è stata accantonata, in quanto richiede un indennizzo particolarmente oneroso, oltre il 10% del capitale residuo per mutuo contratto. Altre operazioni, come finanziare spese correnti o ridurre la pressione tributaria, non sono attualmente possibili. Nel corso dell’anno cercherò di fare delle valutazioni su come operare in questo senso, sia in ridistribuzione equa del carico fiscale che sulla progettualità futura.”


Al termine del programma è stata data la parola alla cittadinanza e all’opposizione, che intervenuta per fare osservazioni, e per chiedere chiarimenti in merito alla manovra.

 Massimiliano Lini

Redazione
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Pubblicato il 05 Luglio 2012
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