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ECCO LA NOVITA’ IKEA: VENDITA DEI MOBILI SUL WEB

Preannunciata anche l'apertura del ventesimo grande magazzino in Italia. Dove? Non si sa... - A Cerro intanto lanciata l'idea di un referendum

Grande attesa, ieri, per l'importante comunicazione che sarebbe stata fatta da Ikea. Ebbene, la notizia ci sta tutta: dalla fine del 2012, il colosso svedese venderà molti dei suoi mobili e dei prodotti noti in tutto il mondo su Internet. Si calcola un mercato da 5% entro il 2015.

Lars Petersson, amministratore delegato di IKEA Italia, nella foto, ha inoltre le idee chiare su ciò che si attendono sia i collaboratori (dipendenti), che le famiglie che popolano i grandi magazzini del mobile. La polemica sulle aperture dei negozi la domenica non sembra turbare il numero uno di Ikea Italia.

“E’ dal 1999 che promuoviamo l’apertura dei nostri magazzini la domenica ed è un progressivo grande successo non solo commerciale – dice Petersson – la possibilità di visitare i nostri ambienti risulta molto interessante per le famiglie che guardano le nostre proposte e non necessariamente acquistano”.

L’azienda vuole essere virtuosa anche nel contesto sociale; ospita realtà no profit, l’anno scorso ha promosso 39 progetti di sostegno ai bimbi disagiati, alle diversità, ai senza tetto. La crisi economica non sembra aver sconvolto il gruppo, tanto è vero che il ventesimo grande magazzino verrà aperto a breve. Molte produzioni sono state trasferite in Italia dalla Cina e dalla Malesia. Ikea non teme i condizionamenti della malavita organizzata, è presente in tutto il paese. A Catania ci hanno messo 7 anni per aprire ma, grazie al protocollo legalità, siglato in prefettura, hanno ottenuto un valido supporto, sia nella scelta deifornitori che per selezionare i 300 dipendenti a fronte di 57 mila domande.

Intanto, a Cerro Maggiore, si continua a discutere della possibile apertura di un centro IKEA: Alex Airoldi e Gabriele Dalla Maria, della lista “Impegno civico per Cerro e Canatalupo”, hanno diffuso in questi giorni una nota in cui esprimono i propri dubbi riguardo alla questione.

Premettendo che "la società svedese Ikea è un’ottima società, che in Italia dà lavoro a molte persone, e che in Italia fa produrre una buona parte degli articoli poi messi in vendita negli store sparsi su tutta la penisola", pongono all'attuale giunta comunale cerrese alcune domande, che spaziano dal problema della viabilità all'eccessiva cementificazione dell'area, alla probabile chiusura di molti esercizi commerciali della zona (come si era verificato circa dieci anni fa con l'arrivo, sempre sul territorio cerrese, del "Move In").

Avanzano quindi la proposta di un referendum consultivo: "per un evento di tale portata si deve coinvolgere la cittadinanza, anche perchè la “tangenzialina” (la nuova strada che collegherebbe la Bustese al Sempione, n.d.r.) porterà via tante altre migliaia di metri quadrati di verde", commentano Airoldi e Dalla Maria.

Redazione
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Pubblicato il 16 Marzo 2012
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