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VALLANZASCA TORNA IN SEMILIBERTA’ E LAVORA A NERVIANO

3110_foto.jpg Renato Vallanzasca mentre lascia il posto di lavoro per la pausa pranzo

È stato accontentato Renato Vallanzasca, uno dei banditi più famosi della Milano degli anni 70.  

Il 'Bel renè' tornato in semilibertà, ha ottenuto il permesso di lavorare, all'esterno della struttura carceraria di Bollate, in una azienda di informatica nervianese: la Neco srl. Infatti il desiderio espresso un po' di tempo fa, durante un'intervista, era prorpio quello di lavorare con i computer.

'Un uomo normale, distinto non sembra nemmeno un criminale, tutt'al più potrebbe sembrare un capo mafioso. Sembra si dia più importanza al carnefice che alla vittima. E' comunque un personaggio'. Queste le impressioni espresse da alcuni nervianesi che l'hanno visto stamane. Vallanzasca, appena arrivato a Nerviano, ha bevuto un caffè al 'bar della stazione' per poi dirigersi sul posto di lavoro come una persona qualunque.

L'ex boss della Comasina  in semilibertà, alle 7.30 potrà uscire dal carcere di Bollate per andare a lavorare e dovrà rientrare la sera alle 21.30. Solo il sabato gli è consentito di rientrare alle 24. La domenica e gli altri giorni festivi deve restare in carcere.

Vallanzasca è stato giudicato responsabile di sette omicidi, quattro dei quali attribuiti direttamente a lui, una settantina di rapine, quattro sequestri di persona e diversi tentativi di evasione. Per questi reati è stato condannato a quattro ergastoli più altre condanne, per ulteriori 260 anni di carcere. Ne ha già scontati in carcere quasi quaranta.

gea somazzi

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Redazione
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Pubblicato il 06 Febbraio 2012
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