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OMICIDIO IN PIAZZA ACHILLE: LA CAUSA, UNA PIZZA POCO GRADITA


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Un agente al centro, tra il vice questore D'Urso, a destra, e il sostituto commissario Francesco Martellini, mostra la foto di  Salvatore Madau

Una pizza ai carciofi poco gradita. Questa sarebbe stata la causa scatenante che ha indotto Salvatore Madau, 40 anni, a uccidere la madre, Annunziata Romeo, 65 anni, ieri a Legnano, in un appartamento di piazza Achilli.

A comunicarlo, stamane, in conferenza stampa, il dr. Antonio D'Urso, vice questore di Legnano, che ha condotto le indagini e in breve tempo, già ieri sera, è arrivato alle ragioni del tragico episodio. Per Madau l'accusa è di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi, oltre alla violazione dell'ordine di non avvicinarsi alla abitazione della madre.

Come già pubblicato ieri, l'uomo era colpito da un provvedimento che gli impediva di avvicinarsi all'abitazione della madre, in piazza Achilli a Legnano, a causa di precedenti violenze nei suoi confronti. Infatti, Madau era stato fermato dalla Polizia di Stato lo scorso 12 luglio ed era stato portato a S.Vittore proprio per maltrattamenti nei confronti della madre con la quale viveva. La donna era stata ricoverata in ospedale con trauma cranico e lesioni costali. A carico dell'uomo esisteva anche una pena, sospesa, di 10 mesi di reclusione nel 2002. 

Rimesso in libertà, al Madau era stato proibito di avvicinarsi alla abitazione. Eppure, ieri, è tornato in piazza Achilli e, a causa della pizza che non gradiva, ha di nuovo picchiato la madre. Verso le 17,30, l'uomo ha chiamato il 118. L'ambulanza della Croce Bianca è arrivata sul posto insieme a una pattuglia della Polizia di Stato. Sul corpo della donna, i segni della violenza.

Senza lavora da circa un anno, Madau, come detto, conviveva con la madre da sempre. Per la famiglia, la sola entrata era assicurata dalla pensione della donna. Il capofamiglia è deceduto nel 1998.

La notizia ha scosso la città e il mondo del Palio, in quanto il 40enne era conosciuto sia per il passato di contradaiolo a S.Ambrogio, sia per la sua presenza nel gruppo dei cerimonieri, dal quale si era allontanato tempo fa anche per il carattere talvolta ‘esuberante’. E proprio ad alcuni amci di palio, Madau, nei giorni scorsi, aveva confidato il suo malessere interiore. A loro, profondamente scossi e pronti in qualche modo ad aiutarlo, non ha dato però il tempo di intervenire in qualsiasi forma di sostegno, morale e materiale.

Omicida, a sinistra, e vittima della tragedia in piazza Achilli

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Pubblicato il 22 Luglio 2011
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