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SCUOLA DELL'ACQUA: FA DISCUTERE IL RESTAURO DELL'AFFRESCO PAGATO DA PRIVATI


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Da una lato, l'assessore provinciale Marina Lazzati elogia l'iniziativa della Provincia per il restauro dell'affresco al Dell'Acqua, dall'altra il prof. Salvatore Forte, già preside dell'Istituto cittadino, nega l'originalità dell'iniziativa e ricorda un precedente di qualche anno fa

La Provincia di Milano ha coinvolto i privati nella manutenzione straordinaria delle scuole. Il restauro già in corso del ciclo di tre affreschi opera di Federico Quarenghi risalente ai primi anni del ‘900 e posto nell’atrio dell’Istituto «Dell’Acqua» della nostra città è stato, infatti, intrapreso pure grazie al contributo garantito dalle tre aziende che hanno risposto a un apposito bando stilato dall’Ente.

 

Il «Dell’Acqua» risulta attualmente oggetto di una profonda ristrutturazione che contempla pure l’adeguamento del complesso alle norme antisismiche e il rifacimento dei solai. Si tratta di lavori che comporteranno un investimento di nove milioni di euro, tre dei quali stanziati dall’Amministrazione di Via Vivaio. La spesa per il restauro del ciclo di affreschi, che verranno temporaneamente rimossi dall’atrio per poi essere riposizionati nella collocazione originale, ammonta, invece, a 50.000 euro, 8.000 dei quali sono stati offerti dalle tre «aziende-sponsor».

La procedura stabilita dall’Ente prevede una forma di riconoscimento per i privati che si sono resi disponibili a partecipare finanziariamente agli interventi di riqualificazione in atto al «Dell’Acqua». All’interno dell’istituto saranno, infatti, apposte delle targhe che recheranno i nomi delle aziende in campo. Gli sponsor compariranno, inoltre, su un cartellone allestito all’esterno della scuola legnanese che rimarrà visibile per due anni. Ai privati verrà, infine, concesso il diritto di utilizzare immagini relative alle fasi di restauro degli affreschi.

«Abbiamo sviluppato questo progetto-pilota, che non escludiamo di estendere ad altre scuole del Milanese e di Milano, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza della sinergia tra pubblico e privato anche in materia di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici – ha dichiarato il presidente della Provincia, On. Guido Podestà -. Questa collaborazione, che abbiamo attivato pure sul fronte del Piano di riforestazione del territorio varato dall’Ente, costituisce, d’altra parte, una risorsa fondamentale. Il vincolo di spesa (tetto massimo non superiore al 10% rispetto all’anno precedente, ndr.) fissato dal Patto di stabilità ci impedisce, del resto, di trasporre dalla carta millimetrata alla realtà tutte le opere individuate dalla nostra Amministrazione. A questa situazione vanno aggiunte le difficoltà di bilancio accusate dalla Provincia che, al di là dei conti in rosso ereditati, deve incardinare il suo bilancio soprattutto su entrate (Ipt e Rc Auto, ndr.) non costanti perché troppo dipendenti dallo stato del mercato automobilistico».

«La sicurezza degli istituti rappresenta una priorità della nostra azione di governo  – ha argomentato, dal canto suo, l’assessore all’Istruzione e all’Edilizia scolastica Marina Lazzati -. Per questa ragione, abbiamo dato il via a un’esperienza al momento unica nel suo genere in Italia».

Interpellato telefonicamente in vacanza, il prof. Salvatore Forte esprime la sua sorpresa per l'originalità attribuita a questa iniziativa che non sarebbe proprio così inedita: ‘L'affresco presente nell'atrio dell'Istituto Dell'Acqua – afferma l'ex preside -forse ha bisogno di essere di nuovo restaurato ma, forse, è bene ricordare che è stato già restaurato non molti anni fa a cura del Rotary ‘Castellanza’ di Legnano durante la mia presidenza e una targa ne ha sempre ricordato l'iniziativa, mentre un pannello, collocato accanto, tracciava la storia del dipinto’. 

“Un intervento importante per conservare le testimonianze artistiche locali – sottolinea invece l’assessore Marina  Lazzati –. Procederemo con il distacco del dipinto dal supporto murario per poi riposizionarlo su pannelli mobili da riallocare a lavori ultimati nel luogo di origine. Questa soluzione – conclude Lazzati –, concordata con la Soprintendenza dei Beni Artistici, permetterà all’occorrenza di poter intervenire sul dipinto o sull’edificio in modo agile ed efficace”.

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Pubblicato il 18 Agosto 2010
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