Uno dei ‘musei’ più attrezzati nell'ambito delle moto. E' quello della Ceriani Moto a Castellanza, dove sono raccolte motociclette ‘storiche’ che hanno fatto la gioia per tanti appassionati delle due ruote.
Così, nella vasta esposizione di via Buon Gesù, accanto alle ultime novità della Suzuki, ecco fare sempre bella mostra di sé esemplari che riportano agli anni dell'immediato dopo-guerra e anche più vicini a noi ma che il continuo progresso sembra allontanare ulteriormente nel tempo.
Paolo e Rossella gestiscono il museo con una profonda passione, la stessa che li ha elevati al ruolo di rivenditori tra i più conosciuti e apprezzati in tutto l'Alto Milanese.
Questa passione, soprattutto per Paolo Ceriani, ha radici antiche e risalgono al periodo in cui papà Giulio ideò la mitica ‘Saltafoss’, la bici da cross che negli anni Settanta faceva impazzire i ragazzini da 8 a 80 anni, come recitava una nota pubblicità dell'epoca.
‘Mio padre Giulio – spiega Paolo Ceriani – all'epoca vendeva motociclette ma aveva anche una passione particolare per le bici. Così decise di modificare una Carnielli Roma con forcella anteriore, dotandola di particolari più accattivanti. Iniziò così il progetto SALTAFOSS, nome derivato dal fatto che papà ci vedeva saltare da una montagnetta all'altra, lungo un tracciato di salite e discese nella periferia cittadina. Eravamo i collaudatori più importanti del prototipo che veniva modificato in tante parti sino ad arrivare al risultato finale, vale a dire una bici da cross molto simile a una moto, quella che noi avremmo già voluto cavalcare non fosse stato per l'eta troppo giovane. I primi esemplari ebbero immediato successo. Era il 1970. Ne parlavano un po' tutti. Ampio spazio, ad esempio, venne dedicato a questo prodotto dalla rivista Motociclismo. Una decina di anni dopo arrivò la MTB, la mountainbike. Mio padre decise così di vendere il marchio e di tornare in Concessionaria con noi’.
Riparlare adesso di una nuova SALTAFOSS avrebbe senso?
‘Direi assolutamente no – afferma Paolo con un pizzico di nostalgia – ormai esistono prodotti con materiali molto più sofisticati, leggeri e moderni’.
Ma qualche esemplare di SALTAFOSS esiste ancora?
‘Certamente – risponde Paolo Ceriani – due sono a casa nostra e sono curati e custoditi con la più profonda attenzione’.
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