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PADRE CARLO CRESPI, PROCEDE LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE

Un legnanese all'onore degli Altari. Si tratta di padre Carlo Crespi, missionario e scienziato che, lasciata la nostra città negli anni Venti, ha trascorso l'intera vita in Ecuador dove è morto nel 1982, lasciando dietro sè una lunga scia di meriti e considerazione al punto che ptoprio in questi giorni è stato avviata una parte fondamentale del processo di beatificazione.

0509_crespi_5.jpg  Missionario salesiano nativo di Legnanello, padre Crespi, laureatosi a 30 anni a Padova in Scienze naturali, lasciò l'Italia e raggiunse l'Ecuador con l'intenzione di raccogliere materiale per l'Esposizione internazionale Vaticana e per la mostra Missionaria Mondiale del 1925 a Roma e del 1926 a Torino.

Da allora non è più tornato a casa, conducendo una vita dedicata interamente al prossimo e a progetti, per l'epoca, d'avanguardia, come la costruzione della strada Pan-Mendez, mai tentata fino ad allora, oppure come realizzare la prima pellicola cinematografica ecuadoriana, o ancora edificare scuole, chiese, villaggi, impianti idrici, linee telefoniche, colonie agricole e fattorie.
 
Particolarmente importante, poi, il museo di reperti archeologici di Cuenca (che venne incendiato per gelosia nel 1962), località in cui è spento a 91 anni.

Oggi, al Centro S.Magno, Jeffrey Zuniga (Pro-Notario della causa di beatificazione di padre Carlo Crespi) e Luis Alvarez Rodas (Direttore Comunicazione e Cultura dell'Università Politecnica Salesiana di Cuenca), presentati da mons. Carlo Galli hanno informato la stampa sul processo di beatificazione iniziato nel marzo 2006 e che coinvolge direttamente la parrocchia S.Magno, l'Amministrazione comunale di Legnano, la Famiglia Legnanese e la Fondazione Ticino-Olona (che sta finanziando le spese della causa attraverso la parrocchia).  

Oltre a questi enti e associazioni, opera un comitato tecnico, costituito due anni fa, per diffondere la memoria di padre Crespi in città. Lo compongono mons. Carlo Galli, il prof. Rodas (Segretario della causa di beatificazione), Carlo Riganti, Gisella Langè, Luigi Crespi (parente del missionario), Luciano Guidi (rappresentante dell'amministrazione comunale), Giorgio D'Ilario, Saverio Clementi.

Zuniga e Rodas, reduci da una visita all'Università di Padova, dove tra i documenti rinvenuti hanno pure raccolto una lettera datata 1922 in cui il Rettore presentava padre Carlo Crespi alle autorità ecuadoriane come scienziato per le sue ricerche archeologiche, hanno elencato tutti i passi necessari per arrivare alla beatificazione del missionario.

Settimana scorsa, sono stati a Roma dove hanno depositato gli atti del processo di Beatificazione e già a metà settembre, hanno assicurato, si arriverà alla redazione della ‘Positio’ sulla santità della vita di padre Crespi. Un gruppo di esperti valuterà il valore scientifico dei documenti pubblicati nella ‘positio’ e quindi la causa passerà al Congresso peculiare dei teologici Consultori che dovrà provare l'esistenza di una vera fama di santità e se in effetti vi sia un'autentica santità di vita che ha raggiunto il ‘grado eroico’. Attraverso altri passi, infine, il prefetto della Congregazione porterà il risultato alla considerazione del Pontefice, al quale spetta l'ultima parola.

Nella prima immagine, Jeffrey Zuniga (Pro-Notario della causa di beatificazione di padre Carlo Crespi) e Luis Alvarez Rodas (Direttore Comunicazione e Cultura dell'Università Politecnica Salesiana di Cuenca); sotto, componenti gli Enti promotori della Causa di Beatificazione e del Comitato tecnico.
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In Ecuador, tra le iniziative dedicate alla memoria di padre Crespi, anche l'emissione di un francobollo in cui viene definito ‘Apostol de los pobres’ 
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Pubblicato il 05 Settembre 2009
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