Viaggia col vento in poppa il cantiere del nuovo ospedale. Nessun intoppo e la tabella di marcia appare pienamente rispettata.

E' quanto emerge dall'audizione di ieri davanti alla Terza Commissione sanità e assistenza della Regione Lombardia alla quale hanno partecipato Carla Dotti, Direttore Generale della A.O. di Legnano con il direttore dell'ASL Gilberto Compagnoni per fare il punto sul nuovo nosocomio.

Il risultato dell'audizione a detta dei partecipanti è stato sicuramente positivo; dall'incontro è emerso il rispetto degli impegni e dei tempi di consegna della struttura e il numero dei posti letto che sarà di 550 unità con la possibilità di una ulteriore aggiunta di 80 posti. Tale cifra tra l'altro era già prevista da tempo come emerge dalle brochure distribuite già nel mese di giugno di quest'anno da ‘Infrastrutture Lombarde’.
Gli argomenti emersi nel corso dell'incontro sono stati anche l'incremento dei servizi di accompagnamento come ad esempio il Day Hospital e l'assistenza domiciliare. Tutto bene quindi.

La nuova struttura sarà consegnata il 25 aprile 2009 per entrare realmente in funzione nel mese di ottobre dello stesso anno. Visualizza l'animazione digitale realizzata da Infrastrutture Lombarde Spa.
Meno convinti i sindacati che chiedono un tavolo al quale devono partecipare tutti i soggetti coinvolti nell'operazione per definire il futuro del nuovo ospedale e, soprattutto, il destino del vecchio per il quale al momento di deciso sembra non esserci nulla.

Tra gli altri punti messi in evidenza dai sindacati ci sono la garanzia del mantenimento del rapporto di lavoro pubblico per i dipendenti dei servizi che saranno esternalizzati e l'idea di un progetto più ampio per il rilancio degli ospedali di Legnano, Cuggiono, Magenta e Abbiategrasso.
La preoccupazione dei rappresentanti sindacali è che nel periodo di messa a regime del nuovo ospedale ci sia una fuga di professionalità verso le strutture private del territorio.

I sindacati hanno scritto al Comune per invitarlo ad un incontro nel quale sarà ufficializzata la richiesta di un ‘tavolo di concertazione’ per definire la destinazione dell'area su cui sorge quello che ormai è il ‘vecchio ospedale’.