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IL PREFETTO INCONTRA I SINDACI DELLA ZONA E LE FORZE DELL'ORDINE

IL MESSAGGIO RASSICURANTE DEL PREFETTO GIAN VALERIO LOMBARDI AL COMITATO PROVINCIALE PER L'ORDINE E LA SICUREZZA

«La zona di Legnano non è e non diverrà terra di faide. Non è sufficiente la presenza di una persona legata a famiglie criminali in un territorio per stabilire la presenza di organizzazioni malavitose: occorre invece scoprire se certe realtà criminali presenti in altre regioni siano attive nel tessuto economico e sociale di una determinata zona. E questo, per l’alto Milanese, non avviene».  

Getta acqua sul fuoco il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, sui timori e le polemiche scoppiate dopo i due omicidi di ‘ndrangheta a due passi dalla Città del Carroccio: il primo, del 14 luglio scorso, dove a San Vittore Olona trovò la morte il boss Carmelo Novella e il secondo avvenuto tra il 26 e il 27 settembre, quando tra le sterpaglie di un campo di San Giorgio su Legnano fu rinvenuto il corpo di Cataldo Aloisio, sfilza di precedenti penali e non estraneo a organizzazioni criminali calabresi.

L’intervento di Lombardi è venuto al termine di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, tenutosi nella ex aula consiliare del municipio di Legnano. Sulla stessa linea del prefetto il questore di Milano, Vincenzo Indolfi, secondo cui i delitti «sono stati decisi molto lontano da Legnano, in altre regioni»; secondo il comandante provinciale dei carabinieri, Sergio Pascali, la presenza nel nostro territorio di soggetti calabresi legati a famiglie che gestiscono le attività criminose è dovuta anche a provvedimenti di confino o di soggiorno obbligato.

Alla riunione del comitato provinciale, presieduta dal sindaco di Legnano, Lorenzo Vitali, hanno preso parte numerosi primi cittadini dei comuni dell’alto Milanese tra cui il sindaco di Parabiago, Olindo Garavaglia e i capi delle amministrazioni di San Vittore Olona e San Giorgio su Legnano, Giuseppe Bravin e Marzio Colombo.  Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tornerà a riunirsi a Legnano tra sei mesi. 

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Il prefetto Gian Valerio Lombardi, a destra, con il sindaco di Legnano, Lorenzo Vitali

Redazione
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Pubblicato il 09 Ottobre 2008
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