Proseguono le indagini sull’agguato armato avvenuto a fine maggio ai danni dei buttafuori del locale Ritual di Castellanza.

Nel mirino degli investigatori è finito il rapper ventunenne di Legnano Néza, nome d’arte di Anes Mihoued. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione, sequestrando alcuni passamontagna e un cellulare che ora verranno analizzati.

Agguato premeditato
Secondo le ricostruzioni, l’attacco sarebbe stato organizzato: colpi d’arma da fuoco sono stati sparati contro gli addetti alla sicurezza mentre si trovavano nei pressi del cimitero. I buttafuori si sono riparati dietro l’auto di servizio. Nell’abitacolo della Golf sono stati trovati i passamontagna, ora al vaglio del laboratorio di balistica per cercare eventuali tracce di polvere da sparo.

La pista delle faide tra trapper
Gli inquirenti sospettano che dietro all’agguato ci sia una rivalità tra trapper locali. Un fenomeno che da tempo agita la scena musicale della provincia, tra provocazioni, minacce e veri e propri episodi di violenza.

Precedenti
Non è la prima volta che il nome di Néza compare nelle cronache giudiziarie. A gennaio il suo bodyguard era stato arrestato durante un controllo stradale: a bordo di una Mercedes con targa svizzera, gli agenti avevano trovato una pistola con matricola abrasa e colpi in canna.

Indagini in corso
Gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica dei fatti e il ruolo effettivo del trapper difeso dall’avvocato Milena Ruffini. Nei prossimi giorni sono previsti nuovi accertamenti e l’ascolto di ulteriori testimoni.