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Giornata Mondiale dei Prematuri, le strategia di prevenzione con la Asst Rhodense

In ASST Rhodense c’è il reparto di Terapia Sub-Intensiva Neonatale, dove gli specialisti si prendono cura dei bambini nati prematuri. La riflessione

Generico 17 Nov 2025

A novembre si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità, giornata in cui il mondo scientifico pone l’attenzione sugli aspetti medici, psicologici e relazionali a breve e lungo termine connessi con il nascere in epoche gestazionali precoci.

In ASST Rhodense c’è il reparto di Terapia Sub-Intensiva Neonatale, dove gli specialisti si prendono cura dei bambini nati prematuri. La gravidanza è solitamente un evento fisiologico che si conclude con la nascita di un feto a termine, cioè dopo la 37ª settimana di gestazione, epoca in cui il neonato è in grado di affrontare al meglio la vita al di fuori del corpo della mamma, avendo raggiunto una maturazione funzionale degli organi adeguata alla condizione extrauterina. Nascere troppo in anticipo rispetto a tale epoca rappresenta quindi una vera sfida per questi bambini, che devono affrontare – con il sostegno di terapie e apparecchiature sofisticate – le molte insidie della vita fuori dall’utero, che riguardano non solo lo sviluppo somatico ma anche, e soprattutto, quello neurologico.

In Italia ogni anno nascono più di 25.000 bambini pretermine. In alcuni casi il parto prematuro è legato a problematiche fetali (malformazioni congenite, malattie genetiche e/o metaboliche) o a infezioni che derivano dal tratto genitale inferiore femminile; altre volte sono le condizioni cliniche della mamma che rendono necessaria l’interruzione della gravidanza in epoca più o meno precoce. In altre situazioni le cause del parto prematuro rimangono sconosciute. Considerato l’impatto di questa condizione sulla vita futura del bambino e dei genitori, è fondamentale parlare di prevenzione, identificando i fattori di rischio a cui prestare attenzione.

Avere nella storia ostetrica un precedente parto pretermine determina un aumento del rischio di recidiva, da 5 a 7 volte. In questo caso l’assunzione di progesterone vaginale fin dall’inizio della gravidanza può avere un effetto protettivo.

Il fumo deve essere assolutamente evitato in gravidanza: aumenta infatti il rischio di parto prematuro di 2-3 volte, a causa del danno vascolare alla placenta. Ridurre il numero delle sigarette non serve: è importante smettere prima della gravidanza per evitare gli effetti nocivi sulla mamma e sul feto.

Anche il controllo del peso corporeo è importante: più aumenta il peso della futura mamma, prima e durante la gravidanza, più aumenta il rischio di parto prematuro. Il tessuto adiposo infatti agisce come una “bomba atomica” biochimica, producendo molecole pro-infiammatorie che “incendiano”, in senso biochimico, utero, placenta e organismo materno, accelerando una nascita prematura. Alterazioni nutrizionali e malnutrizione possono associarsi a nascita pretermine: da qui l’importanza di prepararsi bene al viaggio più importante della vita – la gravidanza – con una corretta ed equilibrata alimentazione.

Mantenere un intervallo adeguato tra una gravidanza e la successiva aiuta a prevenire il rischio di parto prematuro. La mamma deve riprendersi bene dalla precedente gravidanza, che è un impegno fisico ed emozionale, prima di affrontarne un’altra. Attenzione quindi al concepimento in allattamento: l’ovaio in teoria riposa, ma possono verificarsi ovulazioni inaspettate che portano a concepimenti non programmati. Sottoporsi a controlli ostetrici regolari riduce il rischio di parto prematuro. La valutazione ecografica del collo dell’utero (cervicometria) permette di misurare la lunghezza e studiare la morfologia della cervice uterina: se a metà della gravidanza il collo dell’utero ha una lunghezza inferiore a 2,5 cm e/o si presenta svasato, significa che “la porta di uscita” del bambino inizia a socchiudersi e che sono necessarie terapie specifiche per evitare il parto.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Novembre 2025
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