Rho commemora Enzo Balzarotti e Candido Grassi a Mazzo
due partigiani saranno ricordati domenica 6 ottobre 2024
Domenica 6 ottobre 2024 verranno ricordati i partigiani rhodensi Enzo Balzarotti e Candido Grassi caduti nella lotta della Resistenza nel 1944. A ottant’anni dal loro sacrificio l’Amministrazione comunale e la sezione A.N.P.I. di Rho organizzano un momento commemorativo. Alle 10.30, nella chiesa di Maria Ausiliatrice verrà celebrata una santa messa presieduta dal parroco don Diego Crivelli. In corteo ci si sposterà poi verso il cimitero di Mazzo dove i due partigiani sono sepolti uno accanto all’altro.
Il programma della giornata
Interverranno il presidente di A.N.P.I. Rho Mario Anzani; Tiziana Pesce, figlia di Giovanni Pesce (nome di battaglia “Visone”) e della staffetta Onorina Brambilla (nome di battaglia “Sandra”); il Sindaco Andrea Orlandi. Il Corpo Musicale Parrocchiale Cittadino accompagnerà il corteo e, durante la deposizione dei fiori, suonerà l’inno di Mameli e Bella Ciao. Enzo Balzarotti e Candido Grassi furono tra i primi giovani di Rho e del suo circondario ad aderire alle formazioni partigiane sorte per combattere il nazifascismo. Agirono prima sul territorio e poi – dopo che i fascisti avevano individuato i loro nascondigli – sulle colline dell’Oltrepò pavese. Balzarotti cadde in combattimento il 5 settembre 1944, a 32 anni, nelle vicinanze di Broni mentre assaliva una colonna nazifascista. Grassi, mentre partecipava a un’azione partigiana contro il comando del fascio locale, venne catturato il 10 settembre 1944 dalla brigata nera “Pippo Astori” a Rivazza di Montebello e brutalmente strangolato. Aveva 28 anni.
Un opuscolo redatto da Mario Anzani li ricorda. Ecco uno stralcio della prefazione, sottoscritta anche dal Sindaco Andrea Orlandi: «Il nostro sentimento nei loro confronti è innanzitutto quello di una intensa gratitudine. Non si può non essere grati a due giovani che avendo tutta la vita davanti non esitarono a metterla a repentaglio per perseguire grandi ideali e il bene comune, relegando in secondo piano le aspettative personali … Ricordare la Resistenza e i suoi eroi significa avvalersi della storia per riflettere tuttora sulla natura della politica, sugli orrori che essa produce quando diventa aggressiva volontà di potenza, quando l’inumano cancella e annienta l’umano. Significa altresì riflettere sul valore della libertà e della dignità umana e sulla loro vulnerabilità, posto che esse non sono date una volta per sempre. Significa infine (in una società e in un mondo segnati dalle devastazioni delle guerre, da tante ingiustizie, da tanti guasti e pericoli) riprendere e attualizzare i grandi valori sanciti dalla Costituzione repubblicana, senza mai dimenticare che essa è il lascito prezioso della Resistenza antifascista».
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