Nove perquisizioni tra Milano, Pavia, Monza e Como: indagine su “ronde” punitive di un gruppo di estrema destra
Svelata l’organizzazione che pianificava aggressioni contro cittadini stranieri con riferimento alla pagina social “Articolo 52"

La Polizia di Stato mercoledì 10 luglio ha eseguito nove perquisizioni nelle province di Milano, Pavia, Monza e Brianza e Como, su delega della Procura della Repubblica di Milano. I provvedimenti riguardano altrettanti cittadini italiani indagati per associazione per delinquere e istigazione a delinquere, con l’accusa di aver costituito un gruppo per realizzare vere e proprie “ronde” punitive, rivolte soprattutto a cittadini stranieri ritenuti responsabili di reati. Secondo gli investigatori, il gruppo si riconosceva in una pagina Instagram denominata “Articolo 52”, che riprende in modo distorto il dettato costituzionale sull’obbligo di difesa della Patria.
La struttura del gruppo e le modalità operative
Le indagini, condotte dalla DIGOS di Milano e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della Lombardia, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno permesso di delineare la struttura del sodalizio. Ne farebbero parte persone residenti prevalentemente nell’hinterland milanese e riconducibili a contesti di estrema destra. Attraverso chat di messaggistica istantanea, gli indagati organizzavano sopralluoghi e pianificavano aggressioni definite “punitive” nei confronti di cittadini di origine straniera, spesso etichettati come “maranza”.
L’attività investigativa ha preso avvio da un’aggressione avvenuta nella notte tra l’8 e il 9 marzo 2025 in zona Darsena a Milano, ai danni di un giovane extracomunitario accusato dai suoi aggressori di aver rubato una collanina. L’episodio è stato ripreso con un cellulare e il video è poi circolato su una pagina Instagram e su un canale Telegram, diventando virale in poche ore. Il gruppo collegato alla pagina “Articolo 52” ha rivendicato apertamente l’azione sui social, promettendo il proseguimento delle “ronde” nelle zone considerate degradate e attaccando la magistratura con toni ostili. Le indagini hanno inoltre documentato la pubblicazione, l’11 marzo 2025, di un altro video relativo a un’aggressione ai danni di un giovane accusato di molestie. Un ulteriore episodio risale al 28 marzo nel quartiere San Siro di Milano, descritto sui social come un’azione della “milizia del movimento anticrimine e antimaranza Articolo 52” contro un presunto “parco dello spaccio”. Parallelamente, alcuni appartenenti al gruppo avrebbero preso parte a presidi promossi da movimenti di estrema destra, come “Forza Nuova”, in manifestazioni contro il degrado urbano e l’immigrazione.
Monitoraggio digitale e prevenzione di ulteriori violenze
Le indagini della DIGOS meneghina, supportate dall’analisi delle immagini delle videocamere comunali e da controlli mirati sul territorio, sono state integrate dal monitoraggio condotto dal C.O.S.C. – Polizia Postale di Milano. Proprio grazie a questo lavoro è stata intercettata anche la pianificazione di una riunione su Zoom, organizzata dall’amministratore del gruppo Telegram “Articolo 52”, con la partecipazione di numerosi simpatizzanti. L’operazione ha consentito di identificare nove presunti membri del sodalizio, potenzialmente coinvolti anche in altri episodi violenti, e di contenere ulteriori iniziative del gruppo, impedendo la realizzazione di nuove aggressioni.
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