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Il non profit che fa bene all’impresa a Rho. Manager e imprenditori del sociale a confronto

Nel corso del pomeriggio si è parlato dunque di partnership tra profit e non profit a tutto campo, partendo dagli aspetti più normativi fino alle best practices di welfare aziendale, volontariato di impresa e social procurement

Generico 20 May 2024

Ieri pomeriggio (martedì) presso il Centro Congressi Mantovani Furioli di Rho, la cooperativa Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio, in collaborazione con Il Portico di Rho e con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Milano, ha proposto “ESG fa bene all’impresa”, un evento per manager e imprenditori del sociale per confrontarsi e fare networking. Il tema è quello della transizione ESG, molto attuale di questi tempi, che vede sempre più aziende misurarsi con gli standard di sostenibilità – ambientale, sociale e di governance – all’interno dei propri processi produttivi.

«L’evento – racconta Gabriele Scampini, responsabile commerciale dell’Area Inserimento Lavorativo di Solidarietà e Servizi – è nato dal desiderio di far toccare con mano l’utilità e la convenienza della collaborazione tra profit e non profit, attraverso testimonianze di aziende per le quali le cooperative sociali hanno svolto lavori di vario genere (dalla digitalizzazione ai servizi di back office, dagli assemblaggi alle pulizie)».

Una collaborazione che ha sempre come orizzonte la persona e il suo bisogno. Fil rouge di questa collaborazione è “mettere al centro la persona con fragilità e accompagnarla a soddisfare un’esigenza reale e fondamentale come quella del lavoro” come ha evidenziato il prof. Michele Tiraboschi, moderatore dell’evento e coordinatore scientifico della Fondazione Adapt, fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere, in una ottica internazionale e comparata, studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro.

IL FOCUS SULLA S DI “SOCIAL”
«Abbiamo deciso di focalizzarci sulla “S” di ESG – continua Scampini – quella che fa riferimento alla sostenibilità sociale, spesso sottovalutata. Per noi di Solidarietà e Servizi la sostenibilità sociale è la nostra ragione di vita.
Forniamo servizi alle aziende creando occasioni di lavoro vero: ad oggi impieghiamo 72 persone con disabilità, offrendo servizi di Business Process Outsourcing (processi di backoffice amministrativi e commerciali), assemblaggi, lavorazioni meccaniche, rigenerazione di apparti e gestione documentale. Per i nostri dipendenti significa sentirsi utili ed efficaci, recuperando il proprio senso di dignità. Per le aziende l’assolvimento di un obbligo legislativo, efficienza dei costi e, perché no, un utile strumento di marketing».

L’EVENTO
Nel corso del pomeriggio si è parlato dunque di partnership tra profit e non profit a tutto campo, partendo dagli
aspetti più normativi (legge 68/99 e convenzioni ex art. 14 legge Biagi) fino alle best practices di
welfare aziendale, volontariato di impresa e social procurement. Un approfondimento poi anche sul progetto “Sociale al quadrato”, sperimentato per la prima volta dal Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Varese.

Hanno portato la loro testimonianza Elena Garbelli di Afol Metropolitana, Martino Busnelli di BNP Paribas Leasing Solutions, Raffaella Cirillo del CMD Varese, Paola Coltri di Eolo, Andrea Canali di Exergy International, Chiara Pennasi di Fondazione Triulza, Giuseppe Scarpa di Freccia International, Valentina Albertini di Novartis, Manuela Lunetta di Open-es (un progetto di Eni).

UN EVENTO IN PARTNERSHIP CON LA COOPERATIVA IL PORTICO
L’evento nasce dalla collaborazione tra le cooperative sociali “Solidarietà e Servizi” e “Il Portico”, due realtà molto conosciute e radicate sui relativi territori, nell’anno in cui celebrano due importanti ricorrenze, 45 anni dalla fondazione per “Solidarietà e Servizi” e 40 anni per “Il Portico”.

«La collaborazione fra cooperative di tipo B – sottolinea Francesco Luoni, direttore generale della cooperativa il Portico – rappresenta un valore fondamentale. Innanzitutto, attraverso un lavoro di squadra, le cooperative possono unire le loro forze per affrontare sfide sociali più ampie e complesse, ottenendo un impatto maggiore sulla comunità rispetto a quanto potrebbero fare singolarmente. La collaborazione poi facilita la condivisione di esperienze e buone pratiche tra le cooperative, permettendo loro di imparare le une dalle altre e di migliorare continuamente le proprie attività. Lavorando insieme, le cooperative dimostrano il potere di un modello di impresa basato sulla collaborazione e sulla responsabilità sociale».

…E CON ORASESTA SpA
L’evento è stato realizzato grazie al sostegno di Orasesta, azienda leader nella ristorazione automatica. “Da sempre siamo impegnati nella costruzione di un mondo più inclusivo e sostenibile – evidenzia Michele Amoruso, AD di Orasesta. Per questo abbiamo deciso di sostenere questo importante evento.”

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 22 Maggio 2024
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