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Prof accoltellata a scuola, sindacati «Un fatto gravissimo, sul quale tutta la società civile si deve interrogare»

I sindacati della Cgil scuola sono intervenute su quanto accaduto all'Istituto Tecnico “Alessandrini” di Abbiategrasso «Abbiamo bisogno che il Ministero ed il Governo si facciano carico dei problemi che minacciano il benessere e la sicurezza nella Scuola»

Cgil - bandiera

«Quanto accaduto all’Istituto Tecnico “Alessandrini” di Abbiategrasso, ci lascia sgomenti perché indice del grado di disagio che oggi vivono docenti e studenti». Così hanno esordito i sindacalisti a seguito del grave episodio all’Itis di via Einaudi ad Abbiategrasso dove uno studente 16enne è entrato a scuola e ha accoltellato l’insegnante, una donna di 51 anni.

Ad intervenire sono stati Gianna Fracassi segretario generale FLC CGIL Nazionale, Massimiliano De Conca segretario generale FLC CGIL Lombardia e Jessica Merli segretario generale FLC CGIL Milano. Loro tre hanno poi commentato: «Non ci consola sapere che, rispetto ai primi lanci di agenzia, non c’è stata nessuna sparatoria, perché l’arma era un giocattolo: resta il fatto gravissimo, sul quale bisogna che tutta la società civile si interroghi, di una docente accoltellata da uno studente alle 8,30, in un’aula scolastica, all’inizio delle lezioni. Riteniamo importante prima di tutto esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza ad una docente impegnata nel sindacato e che si è sempre distinta anche a Scuola per la sua professionalità e dedizione al lavoro, senza far mancare mai il suo supporto ad alunni e colleghi. E la nostra solidarietà va anche agli studenti che hanno vissuto quegli attimi di terrore e di angoscia, ma anche all’alunno, un ragazzo di sedici anni, che ha bisogno evidente di aiuto in questo momento,e non di condanne e gogne mediatiche. Per rispetto di una vicenda i cui contorni non sono ancora chiari, oggi è necessario fermarsi e riflettere».

I rappresentati sindacali chiedono più attenzione: «Non basta dire che la scuola è in sofferenza, abbiamo bisogno che il Ministero ed il Governo si facciano carico dei problemi che minacciano il benessere e la sicurezza nella Scuola, abbiamo bisogno che supportino concretamente gli insegnanti e gli studenti, che dopo la pandemia sono usciti dai radar della politica, ricostruendo un clima di collaborazione e cooperazione nelle scuole, il che significa abbandonare la logica esasperata dell’umiliazione, del merito, della competizione e recuperare l’idea della Scuola come luogo di confronto e costruzione di benessere. La sicurezza, fisica e mentale, di chi lavora e di chi studia deve essere sempre una priorità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Maggio 2023
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