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Il 21 settembre 1924 nasceva la “Autolaghi”, la prima autostrada del mondo

Ci vollero quindici mesi per completarla e fu inaugurata dal re: serviva al collegamento tra Milano e le zone turistiche circostanti

autolaghi

Il 21 settembre 1924, alla presenza di Vittorio Emanuele III, re d’Italia, , un corteo di auto percorreva per la prima volta l’Autostrada Milano-Varese, inaugurando di fatto la prima autostrada del Mondo.

In Germania erano già state realizzate strade riservate solo ai veicoli a motore (il cui traffico era in crescita) ma il primato italiano sta nel fatto che si trattava di una strada a pedaggio di uso generale, concetto poi sviluppato soprattutto negli Stati Uniti.

La “Autolaghi” nacque da un’idea dell’ingegnere Piero Puricelli che già nel 1921, quando il tutta Italia c’erano appena 80mila auto e camion, ebbe l’idea di una strada veloce che dalla città di Milano portasse alle zone di Varese, Como e del Lago Maggiore, già allora frequentate per il turismo sui laghi. Autolaghi, appunto.

Il quarantenne ingegner Piero Puricelli, milanese di nascita e varesino d’adozione,  il 21 settembre 1924 prese posto a fianco del re Vittorio Emanuele III, che fece anche una breve sosta a Gallarate per salutare le autorità locali (Gallarate e Busto Arsizio erano allora in provincia di Milano, mentre Varese era in provincia di Como: la provincia di Varese nacque nel 1927).

autolaghi

La costruzione dell’autostrada fino a Varese richiese solo quindici mesi di lavoro. La tratta da Lainate a Como, che transitava anche dal centro industriale di Saronno, venne inaugurata nel giugno del 1925.

A completare il sistema della “Autolaghi” arrivò poi la diramazione da Gallarate a Sesto Calende, per lunghi anni poi “capolinea” dell’autostrada, ampliata solo a fine anni Ottanta con l’inaugurazione della A26 Genova Voltri-Gravellona Toce: questa diramazione serviva a raggiungere la sponda piemontese del Lago Maggiore, quella più prestigiosa, e le montagne dell’Ossola.

A Gallarate e Lainate in origine il bivio autostradale era “a raso”: un normale incrocio, dove le auto dovevano dare la precedenza.

Oltre che allo sviluppo del turismo, l’Autolaghi costituì anche un potente motore di sviluppo anche per l’Alto Milanese, l’area – già allora fortemente industrializzata – che ruotava intorno a Gallarate, Busto e Legnano.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 21 Settembre 2021
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