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Riapriranno le strutture residenziali e semiresidenziali lombarde

Le visite sono consentite solo in situazioni di particolare necessità e devono essere concordate e autorizzate dal gestore

rsa lombarde

Le strutture residenziali e semiresidenziali possono riaprire. Sono previsti test sierologici e tamponi per i nuovi accessi, la presa in carico in appositi centri Covid dei positivi, percorsi di screening e di formazione continua per gli operatori. Ad annunciarlo oggi, 9 giugno, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, spiegando gli obiettivi della delibera approvata dalla Giunta regionale in merito alla riapertura delle RSA – RSD in Lombardia e della disciplina delle attività di neuropsichiatria e di sostegno alle dipendenze a seguito dell’emergenza COVID. Le visite sono consentite solo in situazioni di particolare necessità e devono essere concordate e autorizzate dal gestore.

«Le nuove procedure prevedono una verifica preliminare «volta ad escludere la presenza di sintomi sospetti per COVID-19 e/o l’esposizione a casi COVID-19 nei precedenti 14 giorni e la valutazione della possibilità di effettuare un efficace isolamento domiciliare – spiega Gallera -. Al paziente presso il suo domicilio viene effettuato il tampone naso-faringeo e test sierologico per COVID-19, prevedendo, al contempo, l’isolamento a domicilio del paziente stesso per il periodo di tempo intercorrente tra l’esecuzione dei prelievi e l’ingresso in struttura».

In base ai risultati di laboratorio si distinguono diverse possibilità, tutte indirizzate alla salvaguardia della salute dell’ospite e dell’intera struttura residenziale: «Per gli ospiti/pazienti candidati al rientro verso un’unità d’offerta sociosanitaria residenziale riconducibile a collettività chiusa (esempio: RSA, RSD, ecc.) – afferma Gallera -, proveniente da altra struttura (generalmente dopo ricovero presso ospedale per acuti), se ospite/paziente COVID-19 è guarito totalmente è possibile il suo rientro. Se ospite/paziente COVID-19 guarito clinicamente in attesa di negativizzazione, si avviano percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate».

Screening sierologici e tamponi sono previsti anche per gli ospiti delle strutture residenziali che si avvalgono periodicamente di prestazioni ambulatoriali all’esterno dell’unita’ d’offerta di provenienza. Il provvedimento disciplina anche percorsi di formazione specifica per gli operatori, screening e controlli accurati delle loro condizioni di salute con il divieto di accesso alla struttura in caso di sintomatologia riferibile al Covid. Lo stesso vale per i fornitori di servizi o di prestazioni. Lo stesso provvedimento disciplina anche la ripresa delle prestazioni dei Servizi dell’Area della Salute Mentale (Psichiatria, Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), della Disabilita’ e delle Dipendenze.

Redazione
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Pubblicato il 09 Giugno 2020
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