Nuovi traguardi nella cardiochirurgia mini-invasiva all’Ospedale di Legnano
Nel 2025 eseguiti 24 interventi di sostituzione della valvola aortica i con la tecnica della mini-toracotomia e 6 della valvola aortica e della valvola mitralica contemporaneamente
Aumentano gli interventi di sostituzione della valvola aortica eseguiti dalla cardiochirurgia dell’Ospedale di Legnano con approccio mini-invasivo, in particolare mediante mini-toracotomia. Con questa tecnica, nel 2025 sono stati eseguiti 24 interventi di sostituzione della valvola aortica e 6 della valvola aortica e della valvola mitralica contemporaneamente (novità assoluta). Altri 62 gli interventi di sostituzione della valvola mitralica realizzati con mini accesso toracico. Una tecnica che sta rapidamente guadagnando spazio grazie ai numerosi vantaggi per il paziente: riduzione del trauma chirurgico, degenza più breve e recupero funzionale più rapido rispetto alla sternotomia tradizionale.

«La mini-toracotomia, già affermata da tempo per la valvola mitralica – spiega il dott. Germano Di Credico, Direttore della Struttura Complessa di Cardiochirurgia e Direttore del Dipartimento Cardio Vascolare dell’ASST Ovest Milanese – rappresenta una novità importante nell’ambito della valvola aortica. Fino a pochi anni fa, infatti, questo approccio era applicato quasi esclusivamente agli interventi sulla mitrale; oggi, a Legnano, è possibile eseguire con successo anche la sostituzione della valvola aortica, fino ad arrivare a interventi combinati su due valvole – aortica e mitralica – attraverso la stessa tecnica. Una soluzione ancora poco diffusa a livello nazionale, che pone l’équipe di Legnano tra le realtà più avanzate nell’adozione di strategie mini-invasive evolute».
«Altro elemento distintivo – prosegue il dott. Di Credico – è l’utilizzo sistematico di valvole biologiche di nuova generazione, trattate con tecnologie anticalcificazione che garantiscono maggiore durata e performance nel tempo. Scelte cliniche di qualità, che richiedono un impegno economico superiore ma che l’ospedale ha deciso di adottare con convinzione, privilegiando un beneficio concreto e duraturo per i pazienti, soprattutto quelli più giovani o con aspettativa di vita lunga».
Nel confronto con le TAVI – la tecnica transcatetere che permette l’impianto della valvola aortica senza incisioni toraciche – la mini-toracotomia si colloca come opzione chirurgica intermedia e complementare. La TAVI resta infatti indicata per pazienti più fragili o non candidabili alla chirurgia, mentre la mini-toracotomia offre la possibilità di sostituire la valvola con un risultato completo e stabile, mantenendo al contempo un impatto operativo ridotto rispetto alla chirurgia classica.
«La crescita di questa metodica a Legnano – commenta il Direttore Generale dell’ASST Ovest Milanese Francesco Laurelli – conferma un percorso chiaro: puntare su innovazione, sicurezza e qualità, ampliando le opportunità di cura e migliorando la prognosi di chi affronta una patologia valvolare. Una direzione che rafforza il ruolo della nostra ASST come punto di riferimento per una cardiochirurgia moderna, capace di unire esperienza clinica e tecnologie d’avanguardia».









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