Venduta l’area tra viale Sabotino e via Menotti a Legnano: più spazio al verde pubblico
L'area è stata acquisita da un operatore, la cui identità non è stata svelata, in questo contesto è diminuita la superficie edificabile ed è stato dato più spazio al verde. Sorgerà, infatti, un parco urbano ed anche un posteggio
È stato siglato oggi, martedì 23 dicembre, il preliminare della vendita del terreno situato fra viale Sabotino e via Menotti, ultimo cespite in mano alla società Legnano Patrimonio. L’area è stata acquisita da un operatore, la cui identità non è stata svelata, in questo contesto è diminuita la superficie edificabile ed è stato dato più spazio al verde. Sorgerà un parco urbano ed anche un posteggio. Il documento, che risale al 2023, è stato aggiornato nell’ottobre 2024 e, questa mattina, l’ultima versione è stata firmata, oltre che da Legnano Patrimonio, da Amga SpA, dai privati proprietari di piccole quote del terreno e dal promissario acquirente. Con questo atto i soggetti proprietari del terreno formalizzano l’impegno a vendere l’area a un operatore che svilupperà il progetto per cui sono in corso di definizione gli ultimi particolari.
Un parco urbano e un posteggio
Con questa operazione Legnano avrà un nuovo parco urbano di 10mila 500 metri quadrati che sarà caratterizzato da alberature e percorsi che collegheranno viale Sabotino a via Ciro Menotti. Altre utilità pubbliche saranno i parcheggi a servizio di una zona caratterizzata dalla presenza di numerosi condominii, la sistemazione di viale Sabotino con l’allargamento della carreggiata, la creazione di un marciapiede e di un tratto di ciclabile che si connetterà a quella esistente fra le vie Menotti e Nazario Sauro. La superficie edificabile sull’area sarà di 3mila 770 metri quadrati, a fronte dei 5 mila metri quadrati edificabili sulla base della scheda dell’attuale PGT, che già aveva ridotto l’edificabilità rispetto ai 13mila 446 metri quadrati del PGT precedente. La porzione edificata vale quindi il 14% della superficie del terreno (pari a 26.665 metri quadrati) ed è inferiore ai 4mila 779 metri quadrati occupati dalla piattaforma esistente e dismessa da anni. Si tratta di un’operazione complessa che ha visto il lavoro congiunto di diversi soggetti, ognuno dei quali che ha esercitato la sua specifica competenza: Legnano Patrimonio si è occupata della vendita e della gestione dei rapporti con l’istituto di credito, Amga SpA ha dovuto predisporre le documentazioni necessarie per fornire l’assenso alla vendita, l’amministrazione comunale ha concorso alla definizione puntuale della divisione delle aree di proprietà oggetto di vendita, oltre a fornire, attraverso il nuovo PGT, le indicazioni progettuali e le relative utilità pubbliche che interesseranno l’area.
Il Sindaco Radice
Dichiarano il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore alla Città futura Lorena Fedeli: «Con l’atto che si firmerà domani l’Amministrazione comunale e Legnano Patrimonio gettano le basi per mettere la parola fine a una situazione ferma da ormai 17 anni e su cui pendeva il rischio di una procedura fallimentare. Siamo riusciti a ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’intervento e a massimizzare le utilità pubbliche. Non dimentichiamo, infatti, la situazione che abbiamo trovato nel 2020 e che minacciava di tradursi in una colata di cemento; questa partita, che ereditiamo da un’operazione di finanza creativa che risale al 2008, è indicativa del modo con cui abbiamo affrontato partite incagliate da tempo; ridurre volumetrie di nessuna utilità per Legnano e aumentare gli spazi a disposizione dei cittadini. Per noi l’interesse pubblico è il pilastro fondante di un modo di intendere la progettualità urbana in cui le legittime e benvenute esigenze del privato devono concorrere a realizzare la città pubblica concretizzando quei principi che abbiamo posto come guida nel nostro PGT: rigenerazione urbana e ambientale diffusa, attenzione alla città pubblica e sostenibilità integrale. Queste sono le basi su cui, in questo come in altri progetti, ci stiamo impegnando a lavorare per disegnare la città futura; una città per tutti».
Sulla stessa linea Marco Tajana, Liquidatore di Legnano Patrimonio che ha precisato: «Dopo 14 anni alla ricerca di una soluzione definitiva siamo in dirittura d’arrivo per dare una soluzione a una questione molto complicata che vedeva la società Legnano Patrimonio con un grande debito nei confronti dell’istituto di credito finanziatore e la difficoltà totale nel trovare un compratore nonostante i tanti tentativi espletati in questi anni. Finalmente tre anni fa un operatore ha manifestato interesse per l’area e, dopo una lunghissima trattiva, resa molto complessa dalla necessità di trovare una soluzione equilibrata per tutte le parti in causa, sia quelle pubbliche (Comune e Amga che avevano la necessità di chiudere la partita a un valore congruo per non depauperare il valore pubblico) sia quelle private siamo arrivati alla vendita del terreno».










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