Un luogo accogliente che parla di ascolto, protezione e rispetto, prima ancora di violenza, indagini e denunce. Stiamo parlando di “Una Stanza tutta per sé” uno spazio pensato per ospitare, con discrezione e umanità, donne e minori vittime di violenza, inaugurato questa mattina, sabato 20 dicembre, nella caserma dei Carabinieri della Compagnia di Legnano. La stanza ha trovato spazio in un ufficio trasformato in archivio dopo la scomparsa di tre militari di Legnano che lo avevano utilizzato: tre uomini dediti al lavoro particolarmente apprezzati dalla grande famiglia dell’Arma, Angelo Carones, Saverio Cirillo e Luca Palazzi. A loro non solo è stata intitolata questa stanza, ma gli è stato dedicato anche un quadro realizzato da Giulia Rotini: l’opera raffigura i tre carabinieri e sarà esposta nella sala riunioni della Caserma di via Guerciotti.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione del club Soroptimist Busto Arsizio–Ticino Olona, nell’ambito dell’iniziativa nazionale promossa da Soroptimist International d’Italia insieme all’Arma dei Carabinieri. All’inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Legnano Lorenzo Radice, la presidente nazionale di Soroptimist Italia, dott.ssa Adriana Macchi, le rappresentanti del club Soroptimist Busto Arsizio–Ticino Olona, numerose associazioni di volontariato locali e rappresentanze delle forze di polizia. Presente anche il prevosto della città, monsignor Angelo Cairati, che ha impartito la benedizione al nuovo locale. 

A fare gli onori di casa il tenente colonnello Emanuela Rocca al comando del Gruppo Carabinieri di Rho di cui fa parte la Compagnia di Legnano. L’inaugurazione di questo spazio, come ha sottolineato il tenente colonello Rocca è un ulteriore segnale dell’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere, perseguito attraverso una rete interistituzionale che coinvolge magistratura, servizi socio-assistenziali, Centri Antiviolenza, case rifugio, amministrazioni locali e associazioni del territorio. Nel suo intervento il tenente colonello Rocca ha ricordato che in un solo anno sono stati registrati 300 codici rossi di varia entità sul territorio della Compagnia: «Il nostro comandante generale ha definito le Stazioni dei carabinieri come porte della speranzaper chi ha bisogno di aiuto e grazie a questa inziativa questa speranza diventa più concreta».

Una Stanza tutta per sé

L’iniziativa si ispira al celebre saggio di Virginia Woolf e ha l’obiettivo di creare, all’interno delle caserme, ambienti accoglienti e riservati nei quali le vittime possano sentirsi maggiormente a proprio agio durante il delicato momento della denuncia. La stanza è stata infatti arredata con colori pastello, mobili confortevoli e un’atmosfera pensata per attenuare il carico emotivo di chi si trova a raccontare esperienze traumatiche legate a violenze sessuali, maltrattamenti o atti persecutori. Particolare attenzione è stata dedicata ai minori, spesso vittime indirette o dirette di reati commessi dagli adulti. All’interno dello spazio è stato allestito anche un angolo gioco, con tavolo e sedie a misura di bambino e alcuni giocattoli, per rendere l’ambiente meno ostile e più rassicurante. La Stazione dei Carabinieri di Legnano, quindi, potrà ora contare su uno spazio protetto dotato anche di un kit audio-video, che costituirà uno strumento operativo per gli ufficiali di polizia giudiziaria appositamente formati. Gli operatori, attivi nell’ambito della “Rete nazionale per il monitoraggio del fenomeno della violenza di genere” istituita dall’Arma nel 2013, accompagneranno le vittime nel percorso di denuncia dei reati rientranti nel cosiddetto Codice Rosso, garantendo interventi tempestivi, efficaci e attenti alle diverse condizioni di vulnerabilità. Il servizio è rivolto non solo alle donne, ma anche ad anziani e bambini.