Nuova viabilità in viale Cadorna a Legnano, il consigliere Toia: “Sarà un collo di bottiglia per il traffico”
Per il consigliere di opposizione «gli otto metri di larghezza devono essere costanti per tutto viale Cadorna, senza andare a creare dei restringimenti»
Un flusso di traffico da quasi 35mila mezzi al giorno non è una bazzecola, soprattutto per un’arteria stradale che fa da porta di ingresso ad una città da 60abitanti come Legnano. Nessuna sorpresa, quindi, se la “rivoluzione” viabilistica che interesserà nei prossimi mesi viale Cadorna – dove code e incolonnamenti sono all’ordine del giorno da anni, anzi da decenni -, fa discutere, dentro e fuori dal consiglio comunale.
A cambiare volto a viale Cadorna saranno da un lato la riqualificazione dell’area ex Gianazza al confine con Cerro Maggiore, che porterà alla realizzazione di due nuove rotatorie – una tra viale Cadorna e via Papa Giovanni e una tra viale Cadorna e l’incrocio con via Tessa e via del Carmelo -, e dall’altro il nuovo supermercato di prossima apertura tra l’arteria stradale e via Cosimo del Fante, operazione nel cui perimetro verrà anche realizzata una nuova strada di collegamento tra le due vie. La viabilità, poi, cambierà anche in via del Carmelo, dove gli alberi hanno ormai reso impraticabili i marciapiedi, che verranno ampliati passando però al senso unico di circolazione, ancora da definire in quale direzione in base all’impatto della nuova “bretella”.
Le modifiche alla mobilità messe in cantiere da Palazzo Malinverni, però, non piacciono alle minoranze, tanto che durante l’ultima seduta consiliare il consigliere di opposizione Francesco Toia aveva aspramente criticato le scelte dell’amministrazione parlando di un possibile «disastro viabilistico» e di una Legnano a rischio blocco. Problematiche che Toia, a valle del consiglio comunale, è tornato ad evidenziare in un’intervista a LegnanoNews.
Quali sono le principali criticità che l’opposizione ravvisa nel progetto di riqualificazione viabilistica di viale Cadorna messo a punto dall’amministrazione comunale?
Le criticità più forti sono dovute al restringimento delle due carreggiate di entrata in Legnano, che si riducono ad una per poi andare a riaprirsi su viale Cadorna. Già ora l’arteria stradale non gode di un flusso in entrata particolarmente fluido, con questo restringimento si andrebbe a creare un collo di bottiglia assolutamente deleterio. La cosa grave è che l’amministrazione comunale, a fronte dell’insediamento di queste due strutture di media dimensione di vendita, non ha ritenuto opportuno andare a fare uno studio del traffico su quell’area, e questi sono i risultati: progetti assolutamente sbagliati e dannosi per tutti i cittadini legnanesi.
Quale dovrebbe essere secondo voi il “piano B”, ovvero con quali correttivi ritenete che bisognerebbe intervenire rispetto alle criticità segnalate?
Un correttivo indispensabile da andare a introdurre è il mantenimento delle due corsie: gli otto metri di larghezza devono essere costanti per tutto viale Cadorna, senza andare a creare dei restringimenti. L’altra modifica indispensabile è quella di non replicare la famigerata pista ciclabile sia da un lato che dall’altro della strada, quindi sia dal lato di Famila che dal lato di Tigros, ma di crearne una sola per recuperare questo spazio e permettere quindi ai veicoli di avere una carreggiata più ampia e più fluida, sostanzialmente più snella.
Come valutate il futuro senso unico in via del Carmelo?
Il senso unico di via del Carmelo è assolutamente modificabile. Secondo me sarebbe opportuno mantenere il doppio senso per poi andare ad insistere sull’anello della seconda rotatoria, quella davanti alla sede della Croce Rossa, che potrebbe creare un po’ meno di insistenza su quell’area a livello di traffico. Quello che assolutamente è da cambiare, però, è la viabilità dell’arteria principale, che diventa è davvero il punto di rottura dell’inserimento di tutti i veicoli e di tutti gli autotrasportatori che entrano su un’arteria così importante.









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