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Striscione di CasaPound davanti al Galilei di Legnano. Quando la provocazione colpisce la scuola

Dopo le proteste alla fiera "Più Libri Più Liberi", CasaPound ha affisso sulla cancellata del Galilei uno striscione che va oltre la semplice provocazione politica

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“L’antifascismo si cura leggendo”. È questo il testo dello striscione provocatoriamente affisso da CasaPound sulla cancellata del Liceo Galileo Galilei di Legnano nella tarda serata di giovedì 11 dicembre, dopo le proteste a “Più Libri Più Liberi”, fiera nazionale dedicata alla piccola e media editoria che l’Associazione Italiana Editori organizza ogni anno dal 2002.

Nei giorni scorsi la manifestazione era finita nel mirino delle critiche di diversi autori ed editori per la scelta di ospitare la casa editrice Passaggio al bosco e dei suoi testi ritenuti di ispirazione nazifascista e nel pomeriggio di sabato 6 decine di editori avevano protestato oscurando i loro stand in segno di protesta. Era stato anche improvvisato un corteo da un gruppo di presenti e i partecipanti avevano intonato Bella Ciao, scandendo slogan come “Ora e sempre Resistenza” e “Via i fascisti della fiera”.

Cinque giorni dopo, lo striscione di CasaPound. «Il Fascismo si cura leggendo? Noi leggiamo, e tanto, ma non possiamo dire lo stesso degli antifascisti – si legge nella nota, altrettanto provocatoria, diffusa dal movimento di estrema destra insieme alla foto dello striscione affisso davanti al Galilei -. Quanto successo alla fiera “Più Libri Più Liberi” lo dimostra: un gruppo di pagliacci senza più punti di riferimento culturale che, sentendosi franare la terra sotto i piedi, non trova di meglio che imbastire ridicole proteste e altrettanto ridicoli scioperi editoriali contro chi, invece, la cultura la fa davvero».

«Non abbiamo bisogno di enumerare le opere prodotte nel corso della storia da autori fascisti o considerati tali, visto che ormai la moda è gridare al fascismo anche quando il fascismo non c’è – aggiunge la nota -. Ci basta vedere da chi è rappresentato il baraccone antifascista che pretende in modo mafioso di decidere chi può o non può parlare, chi può o non può pubblicare: da Croce a Zerocalcare il passo è stato breve e, aggiungiamo, disastroso. Un consiglio: tornate a studiare, potete ancora salvarvi. L’antifascismo si cura leggendo».

L’affissione dello striscione davanti a una scuola va oltre la semplice provocazione politica. Affiggere uno striscione di questo tenore davanti ad un luogo di formazione significa intervenire in uno spazio pubblico particolarmente sensibile, legato alla crescita civile e culturale delle nuove generazioni. In un Paese in cui l’antifascismo costituisce uno dei principi fondanti della Costituzione repubblicana, e in una città con una radicata tradizione storica legata alla Resistenza, il gesto non può essere ridotto a una semplice polemica, né banalizzato come confronto culturale. Perché leggere è importante, ma leggere serve se ci aiuta a comprendere e non dimenticare il passato per non ripeterlo. Proprio quello che insegna la scuola.
La Redazione di LegnanoNews

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Pubblicato il 11 Dicembre 2025
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