Il presidente global di Synergie a Legnano, dove l’agenzia per il lavoro impiega mille persone al giorno
ll presidente global Victorien Vaney è stato in visita allo storico stabilimento Franco Tosi e a Confindustria Alto Milanese, prima di raggiungere la filiale di via Giolitti presentando i piani di crescita
Legnano al centro delle strategie dell’agenzia per il lavoro Synergie. Nella mattinata del 10 dicembre il presidente global Victorien Vaney è stato in visita allo storico stabilimento Franco Tosi e a Confindustria Alto Milanese, prima di raggiungere la filiale di via Giolitti, aperta a Legnano nel 2022, definendo l’Alto Milanese un territorio «dalle grandi opportunità».
Ad accompagnarlo, Marco Valsecchi, amministratore delegato di Synergie Italia.
Synergie è la prima agenzia per il lavoro francese e la quinta in Europa; l’Italia è il secondo mercato di riferimento e, secondo l’azienda, il Paese che sta crescendo più velocemente fuori dalla Francia. «Per capire davvero le sfide dei nostri clienti dobbiamo essere sul campo – ha sottolineato Vaney –. È la prima volta che vengo a Legnano e la visita ai siti industriali, come quello che abbiamo visto stamattina, è fondamentale per capire di che cosa è fatta questa regione, la sua eredità industriale. Siamo una multinazionale, ma ci consideriamo un’azienda locale. La prossimità dà senso a quello che facciamo. In questo territorio c’è una straordinaria eredità industriale e artigianale. Dobbiamo trovare i giovani che porteranno avanti questa tradizione con i loro talenti e accompagnarli nelle aziende».
L’ALTO MILANESE
L’Alto Milanese, nell’area compresa tra Varese e Rho passando per Legnano e Malpensa, è uno dei distretti chiave per il mercato italiano dell’agenzia: ogni giorno qui Synergie impiega circa un migliaio di persone, tra full time e part time, soprattutto nei settori metalmeccanico e calzaturiero, con una forte presenza anche nell’elettronica e nella plastica, oltre che nella logistica, grazie alla vicinanza con Malpensa. «È un territorio ricchissimo e complesso, con tante aziende storiche e sane, che hanno tenuto duro anche nei momenti di contrazione del mercato», commenta Stefano Conti, district Manager nell’Alto Milanese
Aziende in cerca di profili specializzati, difficili da trovare, a partire da figure come quella dei saldatori, «quasi introvabili». Per questol’agenzia ha deciso di investire molto nella formazione. Attraverso Academy e percorsi IFTS in collaborazione con scuole, centri di formazione e Confindustria, vengono costruiti corsi su misura per le aziende, dalla calzatura alla logistica fino alla meccanica. «Nei nostri percorsi – spiegano dall’azienda – il placement va dall’80 al 100%: su una classe di dieci persone, nel caso peggiore otto trovano lavoro».
“FLESSIBILITÀ RESPONSABILE”
Sul tema della precarietà, Vaney e Valsecchi rivendicano l’idea di una «flessibilità responsabile». Il lavoro in somministrazione viene presentato come “trampolino di lancio”: uno strumento che permette alle imprese di testare nuovi inserimenti in fasi di incertezza e alle persone – giovani alla prima esperienza, madri che rientrano nel mondo del lavoro, pensionati che vogliono lavorare qualche giorno a settimana – di modulare tempi e percorsi professionali. «Nella maggior parte dei casi – è la linea dell’azienda – queste esperienze si trasformano in assunzioni stabili. Le aziende hanno bisogno di dinamismo». A tutela dei lavoratori, Synergie richiama però il principio di parità retributiva tra dipendenti diretti e lavoratori in somministrazione e l’esistenza di fondi dedicati alla formazione continua, che rendono gratuite le Academy sia per i partecipanti sia per le imprese. «Per noi è fondamentale spiegare bene le differenze tra contratti regolamentati e lavoro davvero precario – sottolinea Valsecchi – perché l’agenzia per il lavoro viene ancora troppo spesso percepita come sinonimo di instabilità, mentre il quadro è molto diverso».Lo sguardo sul futuro passa poi inevitabilmente anche dall’intelligenza artificiale.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
«L’AI sostituirà alcune mansioni, non le persone – ha spiegato Vaney –. Le aziende e i lavoratori non saranno rimpiazzati dall’AI, ma da chi saprà usarla meglio. Per questo vogliamo formare e “de-drammatizzare”: molte tecnologie sono già nelle nostre tasche, nei telefoni, si tratta di imparare a usarle per essere più efficaci e creare nuove opportunità».
IL PIANO DI CRESCITA
La visita a Legnano si inserisce nel piano di sviluppo “Atlas”, che prevede l’apertura di 35 nuove sedi solo in Lombardia nei prossimi tre anni.: «Il fatto che il presidente abbia scelto di passare una giornata tra Confindustria Alto Milanese, Franco Tosi e la nostra filiale – commenta Stefano Conti – è un segnale forte: l’azienda crede in questo territorio, nelle sue imprese e nelle sue persone».









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