A Legnano il concerto “La Voce delle Donne” spezza il silenzio sulla violenza
Il concerto ha trasformato l'auditorium delle scuole Rodari in un luogo di riflessione e consapevolezza, con l'obiettivo di «raccontare attraverso la musica ciò che troppo spesso rimane taciuto»
Domenica 23 novembre l’auditorium delle scuole Rodari di Legnano ha fatto da cornice al secondo appuntamento del GB Music Festival 2025 – Ikigai Emotion, promosso da GB Giappone con il sostegno della Città di Legnano, del Comune di Canegrate, di Nuovo Imaie e Sonitus Edizioni. Il concerto “La Voce delle Donne” ha trasformato il palco in un luogo di ascolto, riflessione e consapevolezza, con l’obiettivo di «raccontare attraverso la musica ciò che troppo spesso rimane taciuto».
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A introdurre il pubblico nel clima dell’iniziativa è stata Sabrina Alzati, vicepresidente di GB Giappone, che ha ricordato la sensibilità della tradizione giapponese verso la figura femminile con un «pensiero semplice, ma capace di fissare il tono della serata, sospesa tra introspezione, cultura e responsabilità sociale». «In Giappone le donne sono viste come fiori di ciliegio – ha sottolineato -: delicati, preziosi, rispettati. Vorrei che dappertutto, a partire dall’Italia, fosse così».
Il festival ruota intorno al concetto di Ikigai, la “ragione di vita” che ciascuno porta dentro di sé. A ricordarlo è stata Yoko Takada, presente in sala per GB Giappone: «Per noi l’Ikigai, qui in Italia, è la musica e l’amicizia, è ciò che ci spinge a creare, condividere, emozionarci», ha spiegato, ricordando «che il festival non è solo un calendario di esibizioni, ma un ponte capace di unire culture e sensibilità diverse».

Sul palco sono salite tre artiste italiane dalla forte personalità: la pianista Isabella Carcione, Maria Chiara Ferrario alla voce e al violino e la cantante Susanna Zucchelli. Con brani originali e reinterpretazioni, le musiciste hanno costruito un percorso sonoro capace di sfiorare con delicatezza la ferita della violenza di genere, senza mai trasformarla in spettacolo. Il pubblico ha seguito in un silenzio quasi trattenuto, come sospeso tra un passaggio e l’altro. Gli applausi finali, lunghi e intensi, hanno restituito alle artiste il peso emotivo del viaggio compiuto insieme alla platea.
Alla serata ha preso parte anche la vicesindaca di Legnano, Anna Pavan, che ha ricordato il programma messo in campo dalla città in occasione del 25 novembre: «Mostre, spettacoli, un galà di beneficenza: Legnano non resta in silenzio. Più di quindici iniziative per dire che la violenza non è un destino». Il percorso proseguirà fino al 30 novembre con il Gran Galà “Passi di Libertà” al Teatro Tirinnanzi, che vedrà la partecipazione dei ballerini della Scala Rebecca Luca e Alessandro Francesconi, della violinista Anna Rigo e delle scuole di danza e ritmica del territorio. All’entrata sarà possibile visitare anche la mostra fotografica “Urban Dance” di Isa Sarcina. L’ingresso è libero; le eventuali offerte saranno destinate al Centro Antiviolenza Filo Rosa Auser.
Proprio a Filo Rosa Auser andrà l’intero ricavato degli appuntamenti dedicati al tema. Un contributo concreto che completa il messaggio della rassegna: la cultura può sensibilizzare, ma può anche incidere nella realtà di chi ha bisogno di aiuto.
Il festival, frutto di una collaborazione ormai consolidata tra le istituzioni italiane e GB Giappone, conferma «come la musica possa avvicinare mondi lontani e trasformarsi, quando nasce da un’intenzione autentica, in un invito alla responsabilità collettiva – sottolineano gli organizzatori -. L’edizione 2025 di Ikigai Emotion non si limita a proporre concerti: racconta la possibilità, e la necessità, di unire emozione e impegno. Con una convinzione forte e chiara: quando la cultura si mette al servizio delle persone, riesce a rompere anche i silenzi più ostinati».













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