Palestra “ad ostacoli” alle Manzoni di Legnano per gli attrezzi della ginnastica artistica
Disagi per gli alunni della primaria anche dopo i lavori per l'ampliamento della struttura. Lunedì 17 incontro tra famiglie e amministrazione comunale, che sta lavorando ad una soluzione
«La palestra va riconsegnata ai bambini della scuola». A chiederlo sono i genitori della primaria Manzoni di Legnano, i cui figli hanno accesso limitato all’impianto sportivo condiviso con la società sportiva Perseverant, che pratica ginnastica artistica. Una convivenza da sempre complicata, che negli ultimi mesi, dopo i lavori di ampliamento dell’impianto sportivo, è tornata prepotentemente al centro dell’attenzione dei genitori e che lunedì 17 sarà oggetto di un incontro dedicato con l’amministrazione comunale.
Una convivenza difficile che dura da tempo
La palestra delle Manzoni è sempre stata utilizzata sia dalla scuola sia dalla società sportiva Perseverant, con gestione in capo al Comune. Negli anni, però, la presenza delle attrezzature della ginnastica artistica – in particolare una grande pedana e un tappetone elastico – ha reso complicata la normale attività motoria degli alunni. Le insegnanti hanno più volte dovuto adattare le lezioni alla presenza degli attrezzi, e in alcuni casi limitandosi a esercizi compatibili con lo spazio disponibile. La sicurezza è uno degli aspetti più sentiti dai genitori, perché la pedana e le altre strutture possono rappresentare un rischio quando condivise con bambini piccoli.
Quest’anno l’amministrazione ha avviato lavori di ampliamento e riorganizzazione degli spazi. Il progetto prevedeva: la creazione di un’area dedicata alle attrezzature della Perseverant, per lasciare più spazio libero anche agli alunni; il mantenimento della nuova pedana da ginnastica artistica e il proseguo di una convenzione che permettesse agli istruttori della Perseverant di svolgere alcune ore di lezione con gli studenti e di formare le insegnanti di motoria. L’obiettivo del Comune era garantire agli alunni una palestra funzionale e sicura pur continuando a ospitare la società sportiva. Nel nuovo assetto, però, non è stato possibile collocare uno dei principali attrezzi della ginnastica artistica: il tappetone elastico. A differenza delle altre strutture, il tappetone non poteva essere isolato né spostato nella zona dedicata, e ha continuato a occupare parte della palestra destinata alle attività scolastiche.
Questo ha creato disagi importanti nell’utilizzo della palestra: alcune classi, trovandosi lo spazio inutilizzabile, non hanno potuto svolgere educazione fisica e sono state costrette a farla in aula. La situazione ha esasperato molti genitori, che hanno diffuso una lettera in cui denunciano le difficoltà e chiedono una soluzione rapida e definitiva.
Verso una soluzione
Secondo quanto appreso dall’amministrazione comunale, è già allo studio una soluzione. La Perseverant sta, infatti, acquistando un nuovo tappetone elastico, più funzionale e soprattutto dotato di un sistema automatizzato che permette di sollevarlo e fissarlo in sicurezza alla parete in totale sicurezza per i bambini. Questo sistema consentirebbe di liberare completamente lo spazio durante le ore scolastiche, eliminare i rischi legati alla presenza di attrezzature voluminose, garantire un utilizzo regolare della palestra sia alla scuola sia alla società sportiva. I tempi non dovrebbero essere lunghi, e l’amministrazione esprime rammarico per i disagi degli ultimi mesi, pur sottolineando di aver lavorato sin dall’inizio per migliorare una convivenza storicamente complessa: «Abbiamo cercato una soluzione che tenesse insieme le esigenze della scuola e quelle dell’associazione sportiva, garantendo ai bambini uno spazio sicuro e utilizzabile», spiega l’assessora all’Istruzione Ilaria Maffei, che segue la situazione. Ai genitori quindi l’amministrazione comunale, che in giornata ha inviato una nota alla stampa,
quindi, chiede «un ultimo sforzo di pazienza: dopo tanti anni, finalmente si avvicina la fine di un percorso per
la fruizione della palestra che offrirà più opportunità di utilizzo per tutti: alla scuola come alle società sportive». A regime, quindi la palestra scolastica avrà circa metà dello spazio completamente libero da ingombri e predisposto per attività sportive adatte all’età degli alunni, mentre nell’altra metà resterà la pedana.
I genitori: “Situazione da risolvere al più presto”
I genitori chiedono che la questione venga finalmente risolta al più presto. Nella lettera diffusa alla comunità scolastica, le famiglie parlano di “diritto allo studio compromesso” e ricordano che la palestra è un ambiente curricolare essenziale, non un servizio accessorio. L’incontro del 17 sarà quindi un momento decisivo per chiarire tempi, modalità e soluzioni definitive.







Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.