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Un “naso elettronico” per scoprire il tumore alla prostata in 15 minuti, la ricerca avanza grazie ai Rotary

Presentati i risultati del progetto promosso dal Rotary Castellanza, in collaborazione con i Rotary Moschettieri del territorio e con un partner rotariano tedesco

Una svolta significativa nella diagnosi precoce del tumore alla prostata è stata presentata oggi, frutto di un ambizioso progetto promosso dal Rotary Castellanza, in collaborazione con gli altri Rotary Moschettieri del territorio (RC Parchi Altomilanese, RC La Malpensa, RC Ticino, RC Saronno, RC Magenta)e con un partner rotariano tedesco.
L’iniziativa, sostenuta da un finanziamento di 35.000 dollari della Rotary Foundation, ha portato allo sviluppo e all’implementazione di un innovativo “naso elettronico”, destinato a rivoluzionare tempi e costi della diagnosi del carcinoma prostatico. Il progetto è nato tre anni fa da un’intuizione del dottor Giorgio Bozzini e ha preso forma nell’annata del presidente del Rotary Castellanza Paolo Ponzelletti. L’idea trae origine dalle ricerche sui cani molecolari, capaci di individuare nelle urine le particelle tumorali.
«Ricordavo una presentazione del nostro socio dottor Bozzini – ha raccontato Ponzelletti – e da lì è nata l’idea di consolidare queste evidenze scientifiche, promuovendo e divulgando lo strumento affinché diventasse un mezzo concreto di prevenzione e diagnosi del tumore alla prostata». L’attuale presidente del Rotary Castellanza, Giuseppe Scarpa, ha evidenziato il valore del lavoro di squadra e del sostegno della Rotary Foundation. «Questo progetto è nato grazie alla collaborazione di tutti i club del gruppo Olona e anche di un club tedesco – ha spiegato –. Questi progetti fanno parte di un Global Grant, che richiede sinergie tra più club. Grazie alla generosità del gruppo dei Moschettieri, che ogni anno promuove un’iniziativa candidata a ottenere il Global Grant, abbiamo potuto portare avanti un progetto di alto valore scientifico e sociale.»

Il cuore tecnologico del progetto

Generico 10 Nov 2025

L’attività ha coinvolto circa 30 professionisti sanitari di ospedali italiani, spagnoli e francesi, con azioni mirate alla diffusione della conoscenza del dispositivo e alla taratura sperimentale dei suoi parametri operativi. Le analisi preliminari hanno consentito di individuare molecole associate al carcinoma prostatico, confermando la solidità scientifica dell’approccio. «Questa scoperta – ha spiegato il medico – ci ha permesso di tarare la macchina, uno spettrometro di massa,  per arrivare a trasformare un percorso diagnostico che oggi dura sei mesi e costa oltre mille euro, in un test di appena 15 minuti, con un costo di circa 15 euro per il kit. Una diagnosi quindi incredibilmente più rapida, economica e precisa».Il progetto è ora in una fase di sperimentazione clinica avanzata (fase tre), portata avanti grazie al sostegno del Rotary. «Grazie all’aiuto del Rotary, di cui faccio parte – ha aggiunto il medico – siamo riusciti a finanziare una ricercatrice che lavora a stretto contatto con la macchina, conoscendola e perfezionandola in ogni dettaglio. Il suo contributo è stato fondamentale per lo sviluppo del progetto, che oggi ha raggiunto un livello di eccellenza riconosciuto a livello internazionale»

Risultati promettenti e prospettive future

I test condotti finora hanno dato risultati straordinari: «Il cane riesce a individuare la malattia con una sensibilità del 95-98% – ha aggiunto il medico –. La macchina offre prestazioni analoghe, ma con maggiore precisione e ripetibilità, ed è già stata utilizzata con successo per la diagnosi di Covid e Helicobacter pylori». L’obiettivo è una diagnosi più rapida, economica e accurata, capace di migliorare l’efficacia delle cure e di ridurre l’impatto psicologico ed economico sui pazienti e sul sistema sanitario.
«Prima si effettua la diagnosi, più efficace è la terapia – ha ribadito il medico –. Riuscire a individuare precocemente il marker tumorale significa intervenire quando la malattia è ancora gestibile». I prossimi passi del progetto prevedono l’integrazione del naso elettronico nella pratica clinica, l’applicazione di algoritmi di machine learning per la classificazione automatica dei profili patologici e l’estensione dell’utilizzo dello strumento ad altre patologie oncologiche. L’impatto atteso è quello di migliorare l’accuratezza diagnostica, ridurre l’invasività e contribuire all’innovazione tecnologica nel campo della diagnosi precoce dei tumori. Il progetto, al momento ancora in fase molto avanzata di test,  sarà presentato al Congresso dell’European Association of Urologists, in programma a Londra nel marzo 2026, a testimonianza del suo valore scientifico e innovativo.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Novembre 2025
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