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4 novembre a Legnano, il sindaco: “Odioso sprecare denaro pubblico per le armi”

«Non rendiamo omaggio solo ai caduti della Grande Guerra ma ai caduti di tutte le guerre: quelle di un passato lontano e quelle che si combattono ancora oggi» ha detto il sindaco Lorenzo Radice in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre

Legnano: celebrazioni per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

In occasione delle celebrazioni per il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, domenica 2 novembre in piazza San Magno a Legnano si è svolta come da tradizione la cerimonia ufficiale con l’alzabandiera, l’esecuzione dell’inno nazionale, la deposizione della corona, la lettura delle motivazioni delle medaglie d’oro al valor militare legnanesi e la benedizione da parte di monsignor Angelo Cairati.

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«C’è un pizzico di emozione per me nel pensare a queste celebrazioni del 4 novembre, potrebbe essere l’ultima volta che vi saluto da questa piazza – ha detto il sindaco di Legnano Lorenzo Radice riferendosi alle prossime elezioni -. Oggi vogliamo fare memoria attiva muovendo le nostre coscienze di fronte a quello che sta accadendo in molte parti del mondo. Non rendiamo omaggio solo ai caduti della Grande Guerra ma ai caduti di tutte le guerre: quelle di un passato lontano e quelle che si combattono ancora oggi. Una sessantina i conflitti nel mondo che nel 2024 hanno ucciso oltre 160 mila persone, vittime della più grande follia dell’umanità, di quel male da cui gli uomini non sanno o non vogliono guarire».

«Oggi parliamo di sovranismi, populismi e spinte anti-europee in un momento in cui a casa nostra più che mai servirebbe quello che Alcide De Gasperi aveva già pensato nei primi anni 50 del secolo scorso – ha aggiunto il primo cittadino -: una comunità europea di difesa, un’istituzione che avrebbe portato alla costituzione di un esercito europeo che avrebbe coordinato la produzione degli armamenti. Allora quest’idea quasi visionaria non si realizzò e l’Italia e gli altri Paesi occidentali affidarono la loro difesa agli Stati Uniti. Come ben sappiamo questo scudo protettivo per decisione del Presidente degli Stati Uniti verrà meno, oggi siamo di fronte a un bivio: stare insieme e proseguire la costruzione di un altro pezzetto dell’Europa, o andare in ordine sparso».

«Non ci servono più armi ed eserciti – ha proseguito il sindaco -, quelli che abbiamo sono sufficienti, ma vanno integrati e usati meglio. Secondo gli studi della Commissione Europea, della Commissione della Difesa e dell’Industria della Difesa e del Parlamento Europeo la mancanza di cooperazione tra i sistemi di difesa dell’Unione Europea produce sprechi tra i 25 e i 100 miliardi di euro all’anno. Sprecare denaro pubblico è sempre vergognoso, ma sprecare denaro pubblico per acquistare armi è semplicemente odioso. L’Europa è chiamata ad una scelta apparentemente molto semplice: contare qualcosa o essere irrilevante, questa scelta riguarda tutti noi».

Al termine del suo discorso il sindaco ha rivolto un appello alla pace, «una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante», come l’ha definita ricordando le prime parole di Papa Leone XIV, «una pace che non è facile da ottenere, come in Ucraina, o da mantenere, come nella striscia di Gaza, perché per fare pace si fa fatica, si suda e si soffre ma il risultato è entusiasmante e incredibile».

Presente il presidente di Associarma Giorgio Piccioni. «Ai nostri soldati legnanesi che hanno combattuto per la patria e per lei sono morti – ha detto Piccioni – dobbiamo dire grazie, mantenere viva la memoria di chi ha dato la vita per noi è nostro dovere. Ci auguriamo che la pace da poco raggiunta in Medio Oriente sia l’inizio di un’azione globale che porti serenità e speranza anche in Ucraina».

Parole, quelle del sindaco sulla guerra, condivise anche dal vice presidente di ANPI Giuliano Celin. «Furono circa 800 mila i militari che persero la vita in quella guerra e circa 600 mila i civili. A tutti loro – ha sottolineato Celin – va il nostro pensiero ma anche la consapevolezza di quanto la guerra possa essere catastrofica per l’umanità e questo ci dice che la guerra non è mai la soluzione ma il problema».

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Pubblicato il 02 Novembre 2025
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