Alla ricerca di “Resurrezione”. Stefano Zecchi nel “Salotto” della Famiglia Legnanese
Stefano Zecchi, accademico tra i più autorevoli esperti di estetica nel panorama della filosofia italiana, ha presentato il suo ultimo romanzo a Villa Jucker dialogando con la giornalista Stefania Negri
Ultimo appuntamento del 2025 con il “Salotto” della Famiglia Legnanese, che lunedì 27 ottobre, in una serata aperta dal sindaco Lorenzo Radice e chiusa dal presidente dell’associazione Gianfranco Bononi, si è messa ancora una volta in gioco per regalare alla città un momento all’insegna della cultura con protagonista Stefano Zecchi, opinionista e accademico tra i più autorevoli esperti di estetica nel panorama della filosofia italiana.
Davanti al pubblico di Villa Jucker, Zecchi, dialogando con la giornalista Stefania Negri, ha presentato il suo ultimo romanzo, Resurrezione, ambientato in India come già due suoi precedenti romanzi. «L’India per me è un posto di elezione, un luogo che mi ha insegnato un sacco di cose, soprattutto a pensare meno a me stesso e a vedermi all’interno di un mondo più grande, quello che ci circonda – ha raccontato il filosofo durante la serata -. Lì i tempi sono diversi, la dimensione esistenziale si fonde con un mondo più grande e immenso nel quale tu sei un piccolo frammento. L’India per me ha rappresentato tutto questo, e l’ho voluta raccontare».

Nelle pagine di “Resurrezione” si intrecciando tre vite, tutte mosse dal bisogno di lasciarsi alle spalle la precedente esperienza professionale, esistenziale e affettiva: quella di una fotografa di guerra intenzionata ad andare in Pakistan per raccontarne la situazione drammatica e ridare così spessore ed energia al suo lavoro, sua sorella, preda di uno scompenso esistenziale dovuto alla perdita del marito molto più anziano di lei, che la trattava quasi come una figlia, e suo marito, medico cardiologo e studioso dilettante della vita di Gesù.
Nel tentativo di ottenere il visto per andare in Pakistan, i tre si ritrovano a Srinagar, capitale del Kashmir, dove c’è un piccolo tempio, il santuario di Roza Bal, dove si troverebbe la tomba di Gesù. Lì i tre proveranno a ritrovare un senso creativo per la propria esistenza, a risorgere pur senza essere partiti con quello scopo, vivendo una situazione che li costringerà a ripensare il proprio mondo. Lo faranno ognuno a proprio modo, chi nella sfera professionale, chi nell’amore e chi in una dimensione quasi sacrale.
Tre personaggi diversi tra loro, ma tutti estremamente attuali in un mondo che ogni giorno chiama ognuno di noi a reinventarsi. «La ricerca di nuove energie per la propria vita e per il proprio lavoro è un tema costante – ha spiegato Zecchi -: ognuno di noi vive momenti di forte crisi in cui pensa che non ci sia più niente da fare né da dire e cerca una resurrezione personale, psicologica, esistenziale. Resurrezione è qualcosa di più profondo di rinascita, perché la resurrezione è anche un fatto mentale: abbiamo tutti bisogno di resurrezione. Ognuno di noi ha i propri stati d’animo, ma l’aspetto interessante è l’emozione che porta a riflettere su sé stessi e a ridefinirsi».








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