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Consiglio Comunale di Legnano. Silenzio per Kirk, parte della maggioranza esce

Mantenuto il numero legale pet garantire il minuto di silenzio, ma la maggioranza ha preso le distanze dai "messaggi di odio" veicolati dall'attivista statunitense. Per Fratelli d'Italia, «una sentenza politica»

Generico 29 Sep 2025

Il consiglio comunale di Legnano si è diviso sulla mozione pro Palestina (non ancora votata) e duo minuto di silenzio chiesto in memoria di Charles “Charly” James Kirk, influencer cofondatore dell’organizzazione giovanile conservatrice Turning Point Us, ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un raduno universitario nello Utah. Qui per seguire il consiglio comunale

Gran parte della maggioranza e del pubblico ha scelto di lasciare l’aula, non partecipando alla commemorazione. La proposta era arrivata dalla consigliera della Lega, Daniela Laffusa, che,  rivolgendosi in modo provocatorio al pubblico presente, firmatario della mozione pro Palestina – «dove era la vostra umanità quando sostenevamo una famiglia legnanese in difficoltà» – ha invitato l’assemblea a «estendere l’ umanità anche a Charly». A prendere nettamente le distanze è stato Davide Crepaldi (RiLegnano), che ha condannato senza esitazioni la violenza con cui è avvenuto l’omicidio, ma si è detto contrario a commemorare una persona «portavoce di messaggi irricevibili». «Quel tipo di messaggi – ha spiegato – fa parte del clima che ne ha generato la morte. Il dolore è terribile, ma i messaggi che ha veicolato sono aberranti e non vanno celebrati come si intende fare in quest’aula».

Sulla stessa linea il sindaco Lorenzo Radice, che è rimasto in aula con alcuni consiglieri e assessori solo per garantire il numero legale e permettere la discussione: « Sono lontano anni luce dalle idee aberranti veicolate dall’attivista, le stesse idee che portano i ragazzi nelle scuole ad alzare il braccio teso. Va distinta la celebrazione istituzionale dal cordoglio personale».

L’uscita dall’aula della maggioranza è stata definita da Stefano Carvelli (Fratelli d’Italia), come «una sentenza politica» e «un atto di mancanza di sensibilità istituzionale». «Questa persona – ha aggiunto – è stata uccisa per aver espresso le proprie idee a volto aperto. La libertà di parola, anche quando è scomoda, merita rispetto». Prima del momento di silenzio gli agenti della Polizia locale hanno invitato un giovane dei Giovani Democratici a lasciare la sala poiché stava recitando ad alta voce alcune citazioni dello stesso attivista statunitense.

La mozione pro Palestina

Consiglio comunale Palestina

In apertura di consiglio è stata presentata in piazza, davanti al consiglio comunale, la mozione pro Palestina, presentata dai consiglieri di maggioranza, sostenuta da Amnesty International e da 13 associazioni del territorio. I cittadini presenti – circa 80 – hanno firmato il documento, già contestato dalla minoranza in sede di dichiarazione di voto per la natura «di parte dello stesso».

Mozione pro Palestina, 80 firme a Legnano

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Settembre 2025
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