Non c’è ancora una data ufficiale, ma la macchina sindacale è già in movimento. La Cgil Milano con le altre organizzazioni sindacali, comprese quelle indipendenti, ha annunciato l’intenzione di proclamare un nuovo sciopero generale nazionale per chiedere la pace a Gaza e fermare il massacro in corso. Già nei giorni scorsi Mario Principe, segretario della Cgil Ticino Olona, a margine dell’ultimo presidio organizzato a Legnano ha sottolineato la volontà unitaria delle sigle sindacali di dare un segnale forte: «Per fermare il genocidio in Palestina operato dal governo Netanyahu e per sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla – affermano da Cgil –. Per dire no al riarmo, perché vogliamo una esistenza libera, sostenibile, pacifica. Per tutte e tutti. Se attaccano la Flotilla, noi scioperiamo». La Flotilla viene definita dai promotori come un “simbolo di pace”, e la mobilitazione sindacale punta a rafforzarne il sostegno internazionale.

Bandiere della Pace in via Luini: Legnano alza la voce per fermare il genocidio a Gaza

La sanità in prima linea: “Luci sulla Palestina”

Parallelamente, anche il mondo sanitario si sta organizzando. Giovedì 2 ottobre alle 21 si terrà la mobilitazione nazionale “Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza”, iniziativa che vedrà la partecipazione anche delle comunità di Legnano e Magenta. Davanti agli ospedali delle due città, cittadini e operatori sanitari si ritroveranno con torce elettriche, lampade e lumini per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e ricordare i 1.677 operatori sanitari uccisi dall’inizio del conflitto.

“Luci sulla Palestina”: flash mob davanti agli ospedali di Legnano e Magenta per chiedere la pace