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X-Factory Legnano: giovani Neet tra disillusione e nuove opportunità di riscatto

I profili intercettati raccontano storie di fragilità ma non sempre di isolamento. Delle 80 persone coinvolte 34 eranomaschi e 46 femmine. Di questi 53 italiani e 27 di origine straniera

Generico 22 Sep 2025

Un anno di lavoro per provare a intercettare, agganciare e riattivare i giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione. È questo l’obiettivo del progetto X-Factory, avviato nell’agosto 2024 e concluso nell’agosto 2025, che ha preso in carico ottanta ragazzi e ragazze tra i 14 e i 35 anni. Una iniziativa il cui bilancio è stato presentato giovedì 25 settembre nella biblioteca dello Spazio 27B nel rione Canazza a Legnano. A tracciare un profilo di questi giovani è stata Elisa Casini, responsabile area Inclusione e promozione del benessere della cooperativa Albatros

I profili intercettati raccontano storie di fragilità ma non sempre di isolamento. Delle 80 persone coinvolte 34 eranomaschi e 46 femmine. Di questi 53 italiani e 27 di origine straniera. Trenta rientrano nella fascia 15-18 anni, 35 hanno tra i 19 e i 26, mentre quindici sono compresi tra i 27 e i 34 anni. Una cinquantina ha lasciato la scuola dopo la licenza media, una ventina ha conseguito il diploma, uno solo la laurea. Circa quindici frequentano i corsi del Centro Provinciale Istruzione Adulti, principalmente stranieri impegnati nello studio della lingua italiana. «I neet non sono per forza persone che si isolano in casa – afferma Casini -. Il loro profilo è variegato: si parla anche di giovani che hanno diverse attività e anche reti di legami, ma che hanno perso i loro sogni. Non hanno progetti di vita, sono come disillusi. Tra loro c’è chi ha smesso di studiare oppure chi ha lasciato il lavoro perché sottopagato. Sono giovani che si sono persi e non hanno fiducia nel futuro. Anche per questo l’adulto è chiamato a partecipare anche a momenti di formazione per dare un esempio più positivo e costruttivo».

Tre filoni di riattivazione

L’approccio adottato da tutta la rete, composta di associazioni e enti pubblici, è stato caratterizzato da tre linee guida. «Parliamo inanzitutto di percorsi motivazionali come ascolto, counseling individuale e di gruppo, progettazione personalizzata svolti dalla cooperativa Albatros – ha precisato Casini – . Poi ci sono i percorsi di formazione e accompagnamento professionale personalizzati che sono stati intrapresi da 17 giovani, con l’attribuzione di un voucher del valore economico di 500 euro. I tirocini sono stati svolti nella sede CIOFS per la parte teorica e in aziende/enti del territorio convenzionati per la parte pratica, come supermercati, asili nido, centri estivi dell’oratorio. In terzo luogo sono stati effettuati percorsi di coinvolgimento e riattivazione socio-culturale in attività ed eventi organizzati dalla Biblioteca. Parliamo di riunioni BiblioGiovani, Festa della Sostenibilità, BiblioNote, Disconnessioni e nella costituzione dell’associazione culturale giovanile Echo aps che si impegnerà, a sua volta, a diventare “antenna” sul territorio per intercettare e agganciare nuovi giovani neet».

Ottanta giovani neet agganciati a Legnano con il progetto X-Factory

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Pubblicato il 25 Settembre 2025
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