Trecento chili di rifiuti raccolti lungo le sponde del fiume Olona a Legnano con la Giornata ecologica
Una trentina di volontari hanno ripulito le sponde del fiume Olona nell'area del Castello raccogliendo e catalogando i rifiuti e sensibilizzando la città rispetto all'inquinamento causate dalla plastica
Trecento chili di rifiuti raccolti a Legnano durante la Giornata ecologica promossa da WWF Insubria e PlasticFree, che ha visto una trentina di volontari al lavoro sulle sponde del fiume Olona nell’area del Castello per le operazioni di raccolta e catalogazione dei rifiuti e la sensibilizzazione rispetto all’inquinamento causate dalla plastica.

«Quella di oggi è stata una giornata molto significativa – sottolinea il referente WWF Insubria per Legnano Claudio Pio Clemente -: circa 30 volontari si sono messi in gioco per ridare dignità a un tratto del fiume Olona e delle sue sponde, raccogliendo e censendo diversi sacchi di rifiuti, circa 300 chilogrammi. Non si è trattato solo di un intervento di pulizia, ma di un’azione che ha avuto anche un valore scientifico, perché ogni rifiuto raccolto è stato catalogato per contribuire al monitoraggio nazionale del progetto Adopt Rivers and Lakes del WWF Italia. L’Olona è un fiume che attraversa la nostra storia e il nostro paesaggio: purtroppo troppo spesso è stato considerato una discarica a cielo aperto, mentre invece è un ecosistema fluviale di straordinaria importanza naturalistica, che ospita biodiversità e che va difeso e recuperato».

«Voglio ringraziare il comune di Legnano che ha patrocinato l’evento e i cittadini che hanno partecipato con entusiasmo, l’associazione PlasticFree rappresentata da Clarita Di Lena, il presidente di WWF Lombardia Gianni del Pero, e il consigliere comunale Franco Brumana, che con la loro presenza hanno dato un segnale forte di collaborazione tra istituzioni, associazioni e volontari – aggiunge Clemente -. Questa non è la fine ma l’inizio di un percorso: iniziative come quella di oggi verranno presto replicate, coinvolgendo sempre più realtà associative e gruppi di volontariato del territorio. Solo facendo rete potremo davvero restituire all’Olona e ai nostri fiumi la salute che meritano, proteggendo la biodiversità e garantendo un futuro migliore alle prossime generazioni».













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