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Intitolata ad Alfonsina Strada la ciclabile che costeggia il Parco Castello a Legnano

L'omaggio alla pioniera del ciclismo ha dato il via domenica 21 settembre a Bicincittà, biciclettata sulle orme del ciclismo organizzata nell'ambito di AttivaMente

Intitolata ad Alfonsina Strada la ciclabile che costeggia il Parco Castello a Legnano

Intitolata ad Alfonsina Strada, la prima donna a partecipare al Giro d’Italia, la ciclabile che costeggia il Parco Castello a Legnano lungo via per San Giorgio, fino all’ingresso del polmone verde, accanto a quella intitolata al campionissimo e giusto tra le Nazioni Gino Bartali.

L’omaggio alla pioniera del ciclismo, proposto dalla commissione Pari Opportunità, ha dato il via domenica 21 settembre a Bicincittà, una biciclettata fra protagonisti del ciclismo e storia locale che si concluderà con l’inaugurazione della nuova velostazione di Legnano, organizzata da Palazzo Malinverni in collaborazione con Bicipace e Lilt nell’ambito di AttivaMente, il progetto promosso da Palazzo Malinverni per le Cultural Olympiad, percorso di accompagnamento verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 finalizzato a promuovere sport, inclusione e partecipazione civica.

«Oggi ricordiamo una persona che ha avuto il coraggio di sfidare le convenzioni – ha sottolineato durante la cerimonia il sindaco Lorenzo Radice -: grazie anche al suo valore, al suo lavoro e al suo impegno ha permesso a tante donne oggi di stare probabilmente meglio di come ha vissuto lei 101 anni fa. Credo che sia doveroso ricordarla, e credo che sia doveroso e opportuno per tutti noi ogni volta che andiamo sulle piste ciclabili, sulle corsie ciclabili o sulle strade e-bis della nostra città che oggi tutti noi possiamo vivere le città come le viviamo anche perché prima di noi ci sono state persone che hanno rotto certe convenzioni. Anche noi ciclisti oggi, nel nostro piccolo, stiamo cercando di rompere alcune convenzioni che nelle nostre città si sono radicate da tanti anni».

Intitolata ad Alfonsina Strada la ciclabile che costeggia il Parco Castello a Legnano

Insieme al sindaco per il taglio del nastro l’assessore alla partita Ilaria Maffei, che he ricordato le intitolazioni in città ha donne che hanno fatto la storia, Paola Riccardi della commissione Pari Opportunità, che ha ribadito come Alfonsina Strada abbia «realizzato il suo cognome pedalando controvento contro tutti», e Morena Tartagni, ex ciclista e prima azzurra a vincere una medaglia al Campionato mondiale di Imola nel 1968, da cui è tornata con il bronzo al collo. «Oggi vivo il più grande riscatto della mia vita perché quella visibilità che non hanno avuto il coraggio di darmi quando avevo le medaglie al collo, la vivo oggi – ha sottolineato la campionessa -. Evviva il ciclismo, evviva le donne che vanno in bicicletta: la bicicletta, specialmente per una donna, è senso di libertà, è toccare il cielo con le dita e poter pedalare con orgoglio».

Chi era Alfonsina Strada

Alfonsina Morini nasce nel 1891 a Castelfranco Emilia. L’amore per la bicicletta sboccia già in tenera età, tanto da portarla a partecipare alle competizioni locali e da farla ribattezzare “il diavolo in gonnella” nei paesi in cui sfrecciava sulle due ruote. La sua passione viene osteggiata in famiglia, ma Alfonsina troverà un valido sostegno nel marito Luigi Strada, che sposa a 24 anni ricevendo in dono da lui per le nozze proprio una bicicletta da corsa nuova.

Intitolata ad Alfonsina Strada la ciclabile che costeggia il Parco Castello a Legnano

Con lui Alfonsina si trasferisce a Milano, dove inizia ad allenarsi seriamente, diventando nel 1924 la prima donna in assoluto a partecipare al Giro d’Italia, portando regolarmente al termine le quattro tappe da Milano a Genova, da Genova a Firenze, da Firenze a Roma e da Roma a Napoli, arrivando però fuori tempo massimo nella tappa da l’Aquila a Perugia. Sarà il direttore della Gazzetta, Emilio Colombo, a proporre un compromesso: Alfonsina potrà continuare la corsa rosa, ma senza più essere considerata in gara. Ciò nonostante, all’arrivo di ogni tappa verrà acclamata dalla folla. La ciclista completerà i 3.618 chilometri del Giro d’Italia fino a Milano, una dei 30 tra i 90 partenti a farcela.

Parteciperà al Giro d’Italia per lunghi tratti anche negli anni successivi, anche se non le verrà più permesso di iscriversi ufficialmente, ma anche a tante altre competizioni, fino a conquistare il record femminile dell’ora nel 1938, a Longchamp. Rimasta vedova nel 1950 Alfonsina Strada si risposa con l’ex ciclista Carlo Messori, e con il suo aiuto continua la sua avventura sulle due ruote. Quando Alfonsina decide di scendere di sella, apre un negozio di biciclette con una piccola officina per le riparazioni a Milano, che manderà avanti da sola quando nel 1957 rimarrà di nuovo vedova. La prima donna a partecipare al Giro d’Italia muore nel 1959 a 68 anni, a causa di un incidente con la moto.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Settembre 2025
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