Quantcast

In 300 in sella con “Bicincittà” per pedalare lungo la storia del ciclismo a Legnano

La biciclettata fra protagonisti del ciclismo e storia locale è iniziata con l'intitolazione di una ciclabile ad Alfonsina Strada e si è conclusa con l'inaugurazione della nuova velostazione di Legnano

Trecento persone in bicicletta per pedalare lungo la storia del ciclismo legnanese – e non solo -, guardando al futuro su due ruote. Legnano indossa ancora una volta i panni di “piccola capitale del ciclismo per l’ultima domenica d’estate con “Bicincittà”, la biciclettata fra protagonisti del ciclismo e storia locale che si è conclusa con l’inaugurazione della nuova velostazione cittadina. L’iniziativa è stata organizzata nel perimetro di AttivaMente, il progetto promosso da Palazzo Malinverni per le Cultural Olympiad, percorso di accompagnamento verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 finalizzato a promuovere sport, inclusione e partecipazione civica.

Galleria fotografica

Bicincittà: una biciclettata a Legnano fra intitolazioni, storia e novità come la velostazione 4 di 44

A dare il via alla biciclettata, che per l’intera mattinata ha visto grandi e piccini pedalare “riappropriarsi” di alcuni luoghi simbolo della città, è stata l’intitolazione della ciclabile che costeggia il Parco Castello a Legnano lungo via per San Giorgio, fino all’ingresso del polmone verde, ad Alfonsina Strada, la prima donna a partecipare al Giro d’Italia. Da lì la pedalata si è diretta verso l’Oltrestazione, fermandosi in via XX Settembre all’altezza dell’incrocio con via Pisacane, nelle vicinanze della sede della prima fabbrica di biciclette Legnano all’interno dell’attuale Tecnocity: lì Gianni Cattaneo, presidente di Testimonianze Tecnico Storiche del Lavoro Legnanese, ha fatto rivivere la storia delle inconfondibili bici verde oliva.

Bicincittà

Poi tutti di nuovo in sella alla volta di Mazzafame, arrivando fino al semaforo della Duplimatic, sede dell’ultima fabbrica delle biciclette Legnano, dove c’è stata la seconda sosta per ascoltare le spiegazioni di Marco Borroni di Bicipace. L’ultima tappa è stata infine alla stazione, dove è stata inaugurata la nuova velostazione, realizzata nel portico dell’ex Magazzino merci delle Ferrovie grazie a un finanziamento di 179.600 euro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito del progetto “L’Alto Milanese va in mobilità sostenibile”. Da lì, ripassando per le vie del centro, i ciclisti sono tornati al Castello, costeggiando anche il murale “Oltre la vetta” realizzato sulla parete sdelle scuole Bonvesin de la Riva, per il rinfresco finale e per ascoltare i brani dedicati alle due ruote cantati da Walzer Carluccio.

Le biciclette Legnano

Nel 1902 a Legnano nasce la Wolsit Officine Legnanesi Automobili, nel cui consiglio siede, tra gli altri, Franco Tosi, che fin dalle origini produce anche biciclette. La Wolsit nel 1912 inizierà a produrre anche aeroplani, ma il nuovo ramo produttivo si rivelerà una débâcle, tanto che dopo tre anni l’azienda finirà in liquidazione. La comprerà Emilio Bozzi, ed è con lui che l’azienda cambierà il nome in “Legnano”. Stesso nome della società ciclistica nata in seno alla fabbrica, che vedrà pedalare per i suoi colori, tra gli altri, Alfredo Binda, Gino Bartali e Fausto Coppi, conquistando complessivamente dal 1907 al 1966 sette Campionato del mondo di ciclismo su strada, 15 Campionati italiani di ciclismo su strada, 16 Giri d’Italia, 2 Tour de France, 10 Milano -Sanremo, 10 Giri del Piemonte e 14 Giri di Lombardia.

Bicincittà

La prima sede della Legnano, da 12mila metri quadri, sarà nell’attuale Tecnocity, l’ultima, da ben 22mila, nello stabilimento poi passato a Duplomatic in piazza Bozzi, progettato dall’ingegnere Gigi Ghò e costruito nei primi anni ’60. In quegli anni la produzione toccava quota 150mila biciclette l’anno di 80 modelli diversi. Lo stabilimento legnanese viene chiuso nel 1971 complice la crisi del mercato delle biciclette, e la produzione viene trasferita a Treviso. Dagli anni ’70 in poi per l’azienda si apre una fase di declino, fino al passaggio del marchio all’azienda Bianchi, all’epoca controllata dal Gruppo Piaggio, nel 1987. Dieci anni dopo, poi, i marchi Legnano e Bianchi passeranno al gruppo svedese Cycleurope AB. Il marchio Legnano, infine, nel 2012 passerà all’azienda “Cicli Esperia” di Cavarzere.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 21 Settembre 2025
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Bicincittà: una biciclettata a Legnano fra intitolazioni, storia e novità come la velostazione 4 di 44

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore