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Legnano dedica la palestra di via Calatafimi a Francesca Mainini: donna della Resistenza

L’edificio, recentemente riqualificato con fondi PNRR, diventa un luogo di sport e memoria ed è stato intitolato alla partigiana Francesca Mainini

Intitolazione a Francesca Mainini della palestra di via Calatafimi a Legnano

Legnano ha scelto di rendere omaggio a Francesca Mainini, figura centrale della Resistenza locale intitolandole la palestra di via Calatafimi, edificio che si trova a poca distanza da dove lei abitava e accoglieva i partigiani. La cerimonia tenutasi la mattina di sabato 20 settembre ha visto la partecipazione delle autorità cittadine, dell’Anpi e dei familiari della partigiana, che hanno svelato la targa, commossi per quest’azione commemorativa. Il sindaco Lorenzo Radice ha aperto l’intitolazione ricordando il significato di questa scelta: «Città della memoria che non dimentica e costruisce il suo futuro, soprattutto oggi, in un momento dove la guerra è vicina, dove la violenza e gli estremismi accompagnano il nostro quotidiano».

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Intitolazione a Francesca Mainini della palestra di via Calatafimi a Legnano 4 di 17

A sottolineare il valore dell’intitolazione è stato anche Primo Minelli, presidente dell’Anpi Legnano: «Far conoscere cosa è stata la storia antifascista della Liberazione non è retorica. La storia tende ad essere dimenticata e riscritta. Lo vediamo e leggiamo qua e là: è evidente che si tende a dire che quella storia è ormai superata. Purtroppo non è così, i pensieri e le parole che portarono al disastro l’Italia e l’Europa albergano ancora nella società e nella politica». Minelli ha ricordato il legame profondo tra Francesca Mainini e il territorio, sottolineando come questo momento rappresenti anche un tributo alle donne della Resistenza: «Intitolare a Francesca Mainini questa palestra, nel quartiere dove abitava, è anche un modo per ricordare le donne che in quel periodo hanno lottato per la libertà. Lei aveva un rapporto particolare con Turconi. Nella sua casa, qui a pochi passi, passarono tutti i partigiani del territorio. Era in contatto con il Comitato nazionale di liberazione e portava i messaggi ai partigiani». Minelli con forza ha ribadito: «L’Anpi non guarda a un passato che non tornerà più, ma guarda a un passato che è tra noi, è presente. Noi ora poniamo attenzione al massacro a Gaza, ma il mondo è costellato da conflitti atroci. Dobbiamo esserne coscienti e tenere alti i valori di libertà. Siamo noi gli eredi di quella storia». Un messaggio che attraversa il tempo e che, oggi più che mai, invita a custodire i valori della libertà. 

Emozionato il nipote della partigiana, Gianpaolo Mainini, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del momento per la famiglia e ha concluso con una riflessione: «Cosa resta oggi della lotta, dei valori e dell’impegno di persone come Francesca, in un mondo che sembra votato all’autodistruzione?».

Intitolazione a Francesca Mainini della palestra di via Calatafimi a Legnano

Francesca Mainini

Nacque a Vanzaghello il 28 settembre 2017. Partecipò alla Resistenza dal 1943 a 1945 come staffetta di collegamento con il CLN di Milano per la 101^ Brigata Garibaldi, mettendo a disposizione la sua casa per riunioni, per nascondere partigiani ricercati e per la costruzione delle bombe per la 101^ Brigata Garibaldi GAP di Gorla Maggiore e Legnano Mazzafame in collaborazione con il comandante della GAP Samuele Turconi. Una delazione relativa all’attentato della GAP all’Albergo Mantegazza, alla cui realizzazione aveva partecipato, le costò la detenzione nel carcere di San Vittore a Milano, condannata a morte per fucilazione venne all’ultimo momento graziata per l’intercessione del Cardinal Schuster.

Intitolazione a Francesca Mainini della palestra di via Calatafimi a Legnano

La struttura riqualificata co i fondi PNRR

Rosalba Russo, dirigente alle opere pubbliche del Comune, durante la cerimonia ha illustrando gli interventi svolti per riqualificare l’edificio. I lavori, eseguiti con fondi PNRR e sotto la supervisione della Soprintendenza, hanno riguardato la sostituzione dei serramenti con doppi vetri, l’illuminazione, il rifacimento delle pavimentazioni e la sistemazione degli ambienti interni. Tutto l’esterno è stato rinnovato nel rispetto della storicità dell’edificio. Resta solo da risolvere un problema tecnico: la presenza di un grande cedro all’esterno provoca con la caduta degli aghi dell’albero, intasamenti alle grondaie e nei giorni di forte pioggia risulta un problema. È, quindi, previsto entro un mese un intervento per la realizzazione di un troppo pieno che possa contenere la situazione. Nel contempo è stato implementato il servizio di pulizi delle grondaie.

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Pubblicato il 20 Settembre 2025
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