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La piazza di Legnano alza la sua voce con CGil: “Fermate il massacro a Gaza”

A Legnano oltre duecento persone hanno partecipato alla mobilitazione promossa dalla CGIL con sciopero e presidio in centro. Interventi di sindacati, associazioni e Anpi

In 200 in piazza San Magno a Legnano per il presidio per Gaza di Cgil

«Non ci sarà giustizia sino a che i bambini di Gaza continueranno ad avere paura». Con queste parole Fabio Toriello della Filcams Cgil ha aperto questa sera, venerdì 19 settembre, gli interventi durante il presidio per Gaza che si è svolto in piazza San Magno a Legnano, richiamando la presenza di oltre 150 persone. La manifestazione, promossa da CGIL a livello nazionale, è stata accompagnata da uno sciopero di quattro ore nei luoghi di lavoro e segue la manifestazione spontanea realizzata nei giorni scorsi sempre in centro città. Ed stata lanciata anche la raccolta fondi per Gaza di Cgil.

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In 200 in piazza San Magno a Legnano per il presidio per Gaza di Cgil 4 di 18

«Se un bambino non può dormire la notte per il rumore delle bombe, allora nessun adulto dovrebbe dormire tranquillo nel silenzio delle proprie case –afferma Toriello -. Siamo qui oggi perché crediamo che la pace non sia una parola astratta, ma un diritto concreto. Un diritto che deve appartenere a ogni persona, ovunque nasca, qualunque lingua parli, qualunque bandiera porti con sé. Non è una questione lontana: è un colpo inferto all’umanità intera! Per questo siamo qui, in questa piazza, a scioperare insieme. Lo sciopero è una forma alta di responsabilità civile: non solo un’arma per difendere salario e diritti del lavoro, ma uno strumento per dire che la vita e la dignità vengono prima di tutto. Quando fermiamo le nostre braccia, alziamo la nostra coscienza collettiva».

Interventi dalla piazza

A portare la propria testimonianza Scrutari, dell’associazione “Ci-aiutiamo odv”, che ha partecipato a una raccolta di generi di prima necessità per i bambini di Gaza: «Tantissimi bambini non hanno più una casa, non possono più studiare, non possono essere curati, non ci sono farmaci. Noi continueremo la nostra raccolta per portare aiuto, un piccolo segno certo: non possiamo stare fermi e non fare nulla. Non possiamo ignorare». Tra gli interventi, anche quello di Giuliano Celin dell’Anpi Legnano, a nome delle sezioni territoriali: «Quale idea di libertà e diritti hanno le persone che chiudono gli occhi davanti a queste brutalità? Con queste manifestazioni vogliamo far sapere che una parte importante della popolazione non accetta queste azioni: alziamo la voce per dire no al massacro in Palestina». Tra gli altri anche il rappresentante di Emergency Legnano che ha affermato con forza: «La speranza siamo noi è questa piazza che non accetta questa logica di odio e violenza. Siamo noi che crediamo in un mondo in cui i diritti siano di tutti. Siamo noi che ci opponiamo a tutto ciò. Andiamo avanti continuiamo a far sentire la nostra voce». Manuela Ferrario di Rifondazione Comunista di Legnano ha poi invitato tutti i presenti a un minuto di silenzio: un momento per riflettere: «Un segnale forte quanto un grido». La consigliera comunale del Partito Democratico di Legnano, Pinuccia Boggiani, ha annunciato che nel prossimo consiglio comunale, previsto per il 30 settembre, la maggioranza presenterà una mozione per la pace e la salvaguardia dei diritti umani.

In 200 in piazza San Magno a Legnano per il presidio per Gaza di Cgil

Cgil: “Dobbiamo lottare per i bambini di Gaza”

In chiusura MarioPrincipe segretario di CGIL Ticino Olona che ha lanciato un messaggio, condiviso da tutta la piazza, ossia  la necessità di fermare ogni intervento militare nella Striscia di Gaza, garantire corridoi umanitari e mettere in sicurezza la popolazione civile. Ed è stato chiesto di rimuovere l’embargo umanitario e riconoscere lo Stato di Palestina, arrivando alla convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite. «Scioperare per Gaza è  anche un modo per difendere il lavoro e la vita delle persone. Manifestare oggi è un atto di democrazia. È il nostro modo di dire: non nel nostro nome.
È un momento importante perchè lo sciopero è la testimonianza che un’organizzazione sindacale come la CGIL e non solo, schiera, i propri uomini, i propri rappresentanti i propri rappresentati in una battaglia che sappiamo essere fondamentale, non solo per i diritti dei palestinesi, non solo per la vita dei palestinesi, ma anche per la democrazia nel nostro paese. Perché la Pace è una responsabilità comune. Oggi le nostre piazze dicono che: Gaza deve vivere e la pace deve vincere. Se non agiamo ora, la storia non ci perdonerà. Non possiamo permettere che l’indifferenza diventi il nostro silenzio. Dobbiamo far sentire la nostra rabbia, la nostra disperazione, la nostra umanità. Dobbiamo lottare per i bambini di Gaza, per il loro diritto di vivere, di crescere, di avere un futuro. La loro morte è la nostra vergogna. Scioperiamo anche per loro. Perché nessun bambino, né a Gaza né in nessun’altra parte del mondo, deve crescere conoscendo solo la paura. Perché il loro diritto a un futuro in pace è anche il nostro dovere di adulti. Ma ci pensate!».

In 200 in piazza San Magno a Legnano per il presidio per Gaza di Cgil

Il sindacalista con rabbia e forza ha poi ribadito: «I bambini che muoiono per colpa di una guerra! ma quando i bambini giocano alla guerra da piccoli appena uno di loro si fa male si graffia il gioco si ferma, ma perché questi continuano a uccidere bambini? si dovrebbero fermare quando un bambino si graffia, è una vigliaccheria si devono fermare è insopportabile all’animo umano. I loro corpi, troppo piccoli per la grandezza di questa tragedia, giacciono sotto le macerie delle loro case. Le loro vite, appena sbocciate, sono state strappate via. E noi, possiamo davvero guardare dall’altra parte? Possiamo davvero accettare che il prezzo di questa guerra sia l’innocenza? Oggi, siamo qui per dire che l’umanità non può permettersi di perdere la sua bussola morale. Siamo qui per gridare che la vita di un bambino non ha prezzo. Non c’è causa, non c’è ideologia, non c’è ragione che possa giustificare questo orrore».

La raccolta fondi CGIL per Gaza

A conclusione dell’iniziativa, è stata rilanciata la raccolta fondi avviata dalla CGIL a sostegno della popolazione di Gaza. Chi desidera contribuire può effettuare una donazione sul conto intestato a CGIL – Confederazione Generale Italiana del Lavoro, IBAN IT42S0103003201000002774730, indicando come causale “Aiuti umanitari Gaza”.

Il PD Legnano presenta una mozione per la pace e la tutela dei diritti umani in Palestina

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Pubblicato il 19 Settembre 2025
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